Anapa ha inviato una lettera ad Ania in cui richiede la riapertura del tavolo di confronto per il rinnovo dell’Accordo Nazionale Imprese-Agenti (Ana 2003), scaduto da oltre vent’anni. La lettera arriva a seguito delle parole rilasciate dal presidente Ania Giovanni Liverani nel corso dell’Assemblea annuale lo scorso 2 luglio, durante la quale ha evidenziato la necessità di modernizzare e riequilibrare i rapporti contrattuali tra imprese e agenti
“Le parole del presidente Liverani rappresentano un segnale di apertura importante”, dichiara Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di Anapa. “In un momento storico in cui la professione dell’agente affronta cambiamenti radicali di tipo normativo, tecnologico e organizzativo, crediamo sia il momento giusto per riaprire un dialogo costruttivo sul futuro della rappresentanza contrattuale.”
Anapa si dice pronta a collaborare con l’Ania “per definire un nuovo quadro di regole che risponda alle esigenze dell’intermediazione moderna. Anche alla luce del fatto che dal prossimo autunno entrerà in funzione l’Arbitro Assicurativo, un nuovo organismo pubblico di risoluzione stragiudiziale delle controversie che avrà inevitabilmente un impatto diretto sull’attività quotidiana degli agenti”.
In questa prospettiva, l’auspicio di Anapa “è che anche i Gruppi Agenti possano svolgere un ruolo attivo e propositivo, contribuendo – con la forza del confronto interno alle rispettive compagnie – a favorire un clima di apertura e disponibilità al dialogo da parte delle imprese”.
“I Gruppi Agenti rappresentano un patrimonio insostituibile di esperienza e rappresentatività”, sottolinea Cirasola. “È proprio in virtù di questo ruolo che il loro contributo può fare la differenza. Riteniamo fondamentale il loro coinvolgimento, anche attraverso iniziative individuali presso le rispettive mandanti, affinché si creino le condizioni per una vera e concreta riapertura del tavolo negoziale.”
Anapa ha invitato anche le altre sigle sindacali ad unirsi alla sua richiesta. “L’Accordo Ana 2003 non è un tema di bandiera, ma uno strumento che riguarda la dignità e la tutela professionale di migliaia di colleghi. Un suo aggiornamento – più equo, più moderno e più attuale – è nell’interesse di tutti,” conclude Cirasola. “Siamo convinti che solo un’azione coesa, comune e consapevole potrà portare a un risultato concreto. Anapa farà la sua parte, con determinazione e spirito costruttivo, come sempre.”