In merito alle richieste di recupero dei contributi avviate dall’Inps nei confronti degli intermediari (a causa di mancati versamenti contributivi nel periodo 2021-2024) c’è una novità importante che arriva dal Tribunale di Teramo.
In merito alle richieste di recupero dei contributi avviate dall’Inps nei confronti degli agenti di assicurazione (a causa di mancati versamenti contributivi nel periodo 2021-2024) c’è una novità importante: il Tribunale di Teramo, su decisione del giudice del lavoro, ha accolto il primo ricorso contro l’Inps, sospendendo l’esecutività dell’addebito contributivo imposto a un agente di assicurazione associato ad Anapa.
A renderlo noto è stata la stessa Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione, attraverso un comunicato che ha ripreso un aggiornamento fornito dall’avvocato Alberto Pizzoferrato, ordinario di diritto del lavoro all’Università di Bologna, intervenuto nel corso dell’Anapa Day organizzato dalla sezione regionale dell’Emilia Romagna e che si è svolto lo scorso 11 marzo a Bologna.
Nel suo provvedimento, si legge nel comunicato di Anapa, “il giudice ha riconosciuto il fumus boni iuris dell’opposizione e il periculum in mora per gli agenti, evidenziando come le somme richieste possano compromettere gravemente la stabilità economica della categoria”. Per questo motivo ha disposto la sospensione immediata dell’addebito Inps in attesa della discussione di merito, fissata a ottobre 2025.
«Questo è un primo passo importante per gli agenti assicurativi, ma la battaglia non è finita», ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di Anapa Rete ImpresAgenzia. «Continueremo la nostra azione legale e politica per fermare una misura ingiusta che rischia di mettere in ginocchio centinaia di professionisti. Stiamo interloquendo attivamente con il Ministero del Lavoro per trovare una soluzione definitiva che tuteli gli agenti da richieste contributive inique e insostenibili». (fs)
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