I modi in cui una giornata può nascere male sono infiniti. Se ne sono resi conto a proprie spese le migliaia di aspiranti agenti e broker accorsi a Roma il 23 ottobre per sostenere la prova di idoneità per l’iscrizione nelle Sezioni A e B del RUI.
ANAPA Rete ImpresAgenzia ha infatti ricevuto numerose segnalazioni e lamentele sullo svolgimento del test di accesso all’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa e ha inviato all’Ivass una lettera in cui lamenta i disagi, per certi versi anacronistici nell’era iper-tecnologica, che hanno caratterizzato la giornata.
Presentatisi puntuali alle 8.30 presso i locali della Nuova Fiera, la mattinata degli intermediari assicurativi di domani si è ben presto trasformata in un’attesa infinita. Prima la lunga fila ai cancelli di ingresso per l’identificazione anagrafica e poi, superato il primo scoglio e guadagnata la postazione per sostenere il test, il fastidio del rinvio che si allunga di ora in ora, senza potersi alzare dal proprio posto anche solo per recarsi alla toilette o per bere dell’acqua, pena l’esclusione dalla prova d’ esame. E qui non siamo all’Università dove te ne puoi andare e ripresentarti il mese successivo, qui ci sono persone con un mandato già in tasca, ci sono figli di agenti in procinto di subentrare ai padri e superare o meno il test ha delle conseguenze sul loro futuro. Non possono certo andarsene a cuor leggero l’esame, perché vorrebbe dire aspettare un anno.
Insomma, un disagio enorme per tutti, costretti a rimanere seduti ai propri posti, fino alle 13.30, quando ha finalmente avuto inizio la prova. È facile immaginare le condizioni in cui i candidati hanno sostenuto il test, senza contare che il ritardo nelle operazioni ha imposto ai partecipanti pernottamenti fuori sede non previsti, annullamenti di biglietti di treni o aerei e molti altri disagi.
“Riteniamo tali aspetti anacronistici e desueti, frustranti per i partecipanti già tesi e preoccupati dal contesto ed in grado di inficiare la serenità dei candidati e, da ultimo, la loro stessa prova”, si legge nella lettera che ANAPA Rete ImpresAgenzia ha inviato a Ivass.
In considerazione dell’alta affluenza che caratterizza i test di accesso all’attività di intermediazione, che si si attesta in modo consolidato a circa tremila partecipanti provenienti da tutto il territorio nazionale, ANAPA suggerisce “di prevedere più sedi di esame, utilizzando le sedi universitarie, come già predisposto per altri esami di Stato o test di ammissione, riducendo così il numero dei partecipanti nella singola sede, o, in alternativa incrementando il personale addetto alle operazioni di controllo e di svolgimento del test. Quest’anno infatti ha particolarmente colpito che la prova d’esame abbia avuto inizio alle 13:40, ben oltre 5 ore successive alla convocazione fissata alle ore 8:30”.
Non resta quindi che attendere, come auspicato da ANAPA, gli accorgimenti che l’Istituto di Vigilanza avrà certamente modo di adottare per rendere la giornata di esame più “agibile e moderna” permettendo ai partecipanti di concentrarsi esclusivamente sulle difficoltà della prova, senza doversi preoccupare di aspetti collaterali.