Oltre 180 intermediari assicurativi si sono ritrovati a Padova per partecipare a “Maps2024”, seconda edizione dell’evento dedicato ad assicuratori e patrocinatori stragiudiziali e organizzato da MG, team di consulenti esperti nel risarcimento del danno che supportano gli intermediari nei sinistri complessi.
Nella sala di Villa Ottoboni vestita senza risparmio si sono succeduti diversi interventi intorno al tema centrale della giornata: in un mondo che cambia l’unico punto fermo è l’agente di assicurazione “l’unico paladino a protezione dei clienti”, come una sorta di “Supereroe” traslato dal mondo dei fumetti nella realtà di una quotidianità densa di criticità, dove il momento più delicato è quello del sinistro.
Dopo i contributi di natura formativa, tra cui l’aggiornamento giurisprudenziale a cura dell’avvocato Filippo Martini e l’intervento di Marcella Frati, direttrice ed ideatrice di EMF Group, incentrato sul marketing di agenzia, la tavola rotonda ha offerto un articolato confronto su alcuni dei temi di maggiore interesse del settore. Oltre agli avvocati Marco Rodolfi e Filippo Martini di Studio Legale THMR, Fabio Ferrari, risk manager e formatore di Risk Academy, Marcella Frati e Fabio Schiavon, direttore commerciale di MG, Paola Salsi, componente della giunta esecutiva di ANAPA Rete ImpresAgenzia e presidente di ANAPA Veneto, è stata chiamata a intervenire sul tema dell’inclusione nell’industria assicurativa.
“Su questo argomento abbiamo ancora molto lavoro da fare”, ha detto Salsi, prima di ricordare che “il lavoro in agenzia è svolto per l’80% da donne, mentre solo il 30-35% degli agenti di assicurazione in attività sono donne. Queste percentuali stanno a significare che nell’immaginario collettivo l’agente di assicurazioni è un uomo, come per altro avviene pensando alle figure apicali delle aziende. È evidente che in tema di inclusività ci siano margini di miglioramento molto elevati, anche se non mancano segnali positivi. Pensiamo solamente a Maria Bianca Farina, presidente di Ania da diversi anni, oppure alla svolta impressa da Chiara Soldano, alla guida di Axa Italia da meno di un anno”.
Paola Salsi ha poi aggiunto che “grosso modo la stessa percentuale italiana di donne agenti la ritroviamo negli altri paesi europei, con l’eccezione della Francia dove le donne arrivano al 40%, ma ciò non cambia la realtà con la quale noi donne dobbiamo rapportarci: la nostra professione è ancora oggi appannaggio degli uomini”. Ciò non dipende da questioni di leadership, perché seppure declinate in modi e maniere diverse, le caratteristiche che permettono di guidare, condurre, dirigere un gruppo di persone, non dipendono certo dal genere.
Salsi ha poi concluso sottolineando che “all’interno di ANAPA, siamo molto sensibili a questo tema. Attualmente, all’interno della Giunta nazionale di ANAPA, composta da 12 persone, 4 sono donne e stiamo ragionando sull’ipotesi di un grande evento nazionale declinato al femminile, che possa riunire tutte le componenti dell’industria assicurativa, dalle impiegate di compagnia a quelle di agenzia, alle donne agenti e broker e alle dirigenti di compagnia, alle donne delle istituzioni per un ampio confronto aperto a tutti sulle principali problematiche di un settore che sta cambiando molto velocemente dal punto di vista tecnologico, ma ben più lentamente se si guarda al genere”.