ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiAnapa: "Whistleblowing, commisurare importi a dimensioni imprese e premiare comportamenti virtuosi"

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Le disposizioni di legge sul whistleblowing sono troppo onerose per le piccole agenzie di assicurazione, per le quali risultano addirittura insostenibili le sanzioni previste dagli attuali regolamenti. A sostenerlo è l’Anapa (Associazione nazionale agenti professionali di assicurazione), che propone di considerare la possibilità di rendere la sanzione proporzionata alla dimensione dell’azienda e di prevedere un meccanismo premiante per i comportamenti virtuosi.

Le richieste arrivano dopo un incontro, avvenuto nei giorni scorsi a Roma, presso Palazzo Sciarra, sede dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), che ha riunito in un’audizione sulle linee guida sul whistleblowing soggetti istituzionali e rappresentanze, quali Ivass, Ania, Banca d’Italia, Consob, Afin, Abi, Ufi ed Enbass.

A seguito di tale incontro l’Anapa ha inviato all’Anac, l’autorità anticorruzione, le sue proposte sul tema delle denunce di comportamenti scorretti che provengono da chi ne viene a conoscenza all’interno della propria organizzazione, sia più facilmente applicabile in unità amministrative composte in media – ricorda – da 3,5 persone.

“A livello generale, Anapa ha proposto ai propri associati la procedura Whistleblowing definita dall’ente bilaterale Enbass in quanto conforme alla normativa nazionale – precisa l’associazione in un comunicato stampa -. Allo stesso tempo sottolinea gli eccessivi oneri che il rispetto della normativa comporta per le agenzie assicurative, non rispettosa nei fatti del principio della proporzionalità. Nel tutto insopportabili, poi, sono le sanzioni previste per chi non rispetta le norme, anche sotto il profilo unicamente formale. Sanzioni suscettibili di creare serie difficolta finanziare agli agenti di assicurazioni”.

“È convinzione di Anapa che l’utilizzo di un sistema di premialità, una sorta di certificazione di qualità wb, per coloro che dimostreranno di aver adempiuto all’obbligo, consenta un più celere ed ampio rispetto dell’obbligo normativo regolamentare”, scrive il presidente dell’associazione Vincenzo Cirasola nella lettera inviata all’Anac.

Secondo la proposta dell’associazione, “qualora neanche l’adozione del sistema premiale raggiungesse lo scopo, l’applicazione della sanzione sarebbe inevitabile”. È inoltre indispensabile “considerare la possibilità di rendere la sanzione proporzionata alla dimensione dell’azienda, inserendo una penalità basata sul numero dei dipendenti a libro paga con previsione di sanzione massima (es. 200 euro per dipendente con limite massimo di 50.000,00 per azienda oltre i 250 dipendenti)”.

Infine, secondo l’Anapa, vanno esclusi dalla normativa del whistleblowing gli esposti provenienti dagli assicurati, per i quali è già in vigore da anni una specifica normativa sui reclami.