ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiDDL BILANCIO: ANAPA, LA RITENUTA D'ACCONTO NON FARA' EMERGERE EVASIONE

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Cirasola: 'non portera' 1 euro e sara' un danno per categoria' (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 27 dic - Anapa, l'associazione degli agenti professionisti di assicurazione, esprime in una nota "forte insoddisfazione" nei confronti del Governo per la disposizione, inserita nella Legge di Bilancio, che sopprime l'esenzione accordata, sin dal 1973, agli intermediari assicurativi, dispensati dal versare la ritenuta di acconto sulle provvigioni versate dalla compagnia mandante come corrispettivo delle prestazioni rese nella distribuzione dei prodotti assicurativi.

La norma, sottolinea il presidente Anapa Vincenzo Cirasola, non e' stata cassata nonostante le buone ragioni esposte dal sindacato anche in un incontro con il Vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo. A giudizio di Cirasola la ritenuta d'acconto "non portera' neanche un euro nelle casse dello Stato, mentre arrechera' un grave danno alla categoria degli agenti ed intermediari assicurativi".

Nelle schede di lettura alla Legge di Bilancio, aggiunge Anapa, l'introito previsto con la introduzione della ritenuta d'acconto e' stato stimato in 583 milioni nel 2024 ed in 778 milioni nei tre anni successivi, fondato su "un'inverosimile ipotesi di evasione fiscale", che emergerebbe proprio grazie al provvedimento. "In pratica, secondo le stime del Governo, aggiunge l'associazione, ci sarebbe una presunta evasione fiscale (Irpef e Ires), del 51% che e' del tutto irreale, visto che gli intermediari ricevono le provvigioni dalle proprie mandanti, che sono societa' quotate in borsa o con i bilanci comunque certificati, con i mandati di pagamento sempre tracciati".