L’esclusione degli agenti di assicurazione dalle agevolazioni previste dai provvedimenti Inps “Decontribuzione Sud -circ.33/21” e “Decontribuzione Under 36 – circ. 56/21” appare alquanto incomprensibile, tenuto conto della ratio dei provvedimenti nati per agevolare le aree più svantaggiate del Paese e l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani.
Sulla questione, ANAPA Rete ImpresAgenzia si è mossa fin dal mese di ottobre 2021 quando intervenne presso la Confcommercio chiedendo di farsi portavoce presso l’Inps della ingiusta esclusione degli agenti dagli sgravi contributivi per gli Under 36. La risposta dell’Istituto di previdenza non ha lasciato spazio ad aperture, confermando di fatto la sua posizione, ritenendo legittima l’esclusione degli agenti.
Nonostante il primo parere negativo dall’Inps, nel mese di dicembre 2021 ANAPA ha scritto un nuovo protocollo a Confcommercio, nelle persone del Direttore Centrale politiche del lavoro e welfare, del Direttore Centrale relazioni Istituzionali e servizi legislativi, e del capo gabinetto del Presidente, fornendo un’ampia panoramica occupazionale delle agenzie di assicurazione e invitandoli ad adoperarsi nelle sedi più’ opportune per porre fine a questa situazione aberrante.
A oggi, dopo essere stata ulteriormente interpellata, Confcommercio sostiene che, se attività di lobby andrebbe fatta, occorrerebbe promuoverla direttamente presso la Commissione Europea, inviando eventuali ricorsi addirittura alla Corte di Giustizia. Ciò nonostante, ANAPA ha ritenuto utile rafforzare la sua protesta inviando una lettera, lo scorso 1 agosto, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e pc al Commissario Straordinario Inps.
“La richiesta – spiega il presidente di ANAPA Rete ImpresAgenzia, Vincenzo Cirasola – è quella di dissociare dal settore K-Financial and Insurance activities, il sottocodice 66 22 02 riguardante gli agenti di assicurazione, per ciò che riguarda tale questione decontributiva. Non vogliamo però diffondere facili aspettative sull’esito positivo della nostra iniziativa. Non possiamo, infatti, dimenticare che, come da prassi, prima di rendere operativi tali incentivi, lo Stato italiano ha richiesto all’Unione Europea l’autorizzazione alla concessione di simili benefici, così come previsto dai Trattati europei, ricevendo riscontro negativo per quanto riguarda la nostra categoria”.
“Auspichiamo – conclude Cirasola – che la nostra lettera possa fornire un appoggio politico alla categoria ingiustamente colpita, a cui potranno aggiungersi gli effetti di eventuali ulteriori azioni, per le quali ovviamente le decisioni saranno valutate all’interno degli organi dirigenti di ANAPA”.