Sottolineare l’iniquità dell’esclusione della categoria degli agenti di assicurazione dai provvedimenti Inps in merito alla “Decontribuzione Sud e decontribuzione under 36”. Con questo obiettivo una delegazione dell’Anapa (Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione) ha incontrato alcuni referenti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Inps.
Ne ha dato notizia oggi l’Associazione, precisando che il presidente Vincenzo Cirasola, il delegato alle attività inerenti il mercato del lavoro e contratto dei dipendenti, Federico Serrao, e i consulenti Andrea Pagnani e Nappi Aniello, e il direttore centrale di Confcommercio, politiche del lavoro, Guido Lazzarelli, sono stati ricevuti presso la sede del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal capo gabinetto e dall’ufficio legislativo del ministero stesso, dalla direzione generale dell’Inps e da rappresentanti delle Entrate.
Nel corso dell’incontro l’Anapa ha sottolineato che “escludere l’intero settore K del codice Ateco dagli aiuti di Stato, senza effettuare alcuna distinzione tra i grandi istituti finanziari e bancari e le piccole medie imprese, come le agenzie di assicurazione, sia discriminante e illogico anche nei confronti delle restanti pmi aventi accesso alla decontribuzione”. E si è dichiarata soddisfatta per l’impegno del ministero ad approfondire l’argomento presso la Commissione Europea e la sensibilizzazione dell’Inps sul tema delle sanzioni.
“La disponibilità del ministero ad ascoltare la voce dei rappresentanti degli agenti di assicurazione, sull’esclusione della categoria dai provvedimenti Inps in merito alla ‘Decontribuzione Sud e decontribuzione Under 36’, è un segnale di grande importanza”, si legge in un comunicato stampa
La disposizione era già stata oggetto di diverse istanze da parte dell’Anapa, l’ultima delle quali presentata presso il ministero delle Imprese e Made in Italy, che ad agosto scorso aveva risposto all’associazione positivamente, affermando che “tutti i soggetti esercenti le attività di agenti e mediatori di assicurazioni di cui alla sezione K, Divisione 66 (Codice Ateco), denominata ‘Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative’, fossero ammessi alla garanzia del Fondo”, e per analogia potrebbero rientrare anche tra i soggetti beneficiari dei provvedimenti di decontribuzione“.
“Sono soddisfatto dell’incontro e dell’attenzione riservataci dal ministero del Lavoro e dall’Inps, che ci hanno ascoltato con molta attenzione, recependo le nostre istanze – ha dichiarato Vincenzo Cirasola -. Sono fiducioso dell’impegno assunto dal capo gabinetto che si farà portavoce presso la Commissione Europea al fine di evidenziare le enormi differenze tra un’agenzia di assicurazioni e un colosso finanziario, che non possono avere il medesimo codice Ateco”.