ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiMANOVRA, ANAPA: RITENUTA ACCONTO SU PROVVIGIONI DANNEGGIA AGENTI ASSICURAZIONE

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(Public Policy) - Roma, 16 nov - "Un provvedimento che danneggia gli agenti e che
non porterà alcun beneficio nelle casse dello stato". È quanto ha sottolineato il
presidente di Anapa Rete ImpresAgenzia - Confcommercio Vincenzo Cirasola
incontrando i parlamentari di maggioranza e opposizione per sollecitare la
soppressione dalla legge di Bilancio 2024 della disposizione che prevede l’inclusione
della ritenuta di acconto per gli agenti di assicurazioni.
A Palazzo Madama gli incontri hanno coinvolto i senatori Claudio Borghi della Lega e
Gaetano Nastri di Fratelli d’Italia, questore del Senato, che era già intervenuto a
favore della categoria per stralciare l’obbligo all’iscrizione degli agenti all’Enasarco. A
Montecitorio i deputati Cecilia Guerra del Pd, Ettore Rosato e Giulio Sottanelli di
Azione. Nelle schede di lettura alla legge di Bilancio l’introito previsto con la
introduzione della ritenuta d’acconto è stato stimato in 583 milioni nel 2024 e in 778
milioni nei tre anni successivi. “Ma in realtà la norma - ha spiegato Cirasola - non
porterà un centesimo nelle casse pubbliche perché fondata su un’inverosimile ipotesi
di evasione fiscale che emergerebbe proprio grazie al provvedimento”.
Lo Stato, spiega una nota di Anapa, "richiamandosi alle risultanze del 'Monitoraggio
dell’evasione fiscale e contributiva' stima che i compensi dichiarati dagli intermediari
del settore assicurativo (broker, agenti, subagenti, produttori e procacciatori d’affari),
pari a 9,3 miliardi nel 2021, siano significativamente inferiori a quelli effettivamente
percepiti e che, secondo il dossier parlamentare, sarebbero ammontati in quell’anno
a ben 19 miliardi. La ritenuta d’acconto farebbe appunto emergere il sommerso
determinando gli introiti sopra indicati. In pratica, secondo le stime del Governo ci
sarebbe una presunta evasione fiscale (irpef e Ires) del 51% che è del tutto
fantasiosa visto che gli intermediari ricevono le provvigioni dalle proprie mandanti
che sono società quotate in borsa o con i bilanci comunque certificati, con i mandati
di pagamento sempre tracciati. La stima sulla presunta evasione non trova alcuna
rispondenza con i dati di mercato, ampiamente verificabili. Dalla relazione dell’Ania
(associazione delle imprese assicurative) si ricava che nel 2022 le imprese del
settore - hanno versato complessivamente agli intermediari € 8,6miliardi a titolo di
provvigioni (vita e danni) per la distribuzione delle polizze. Di questa somma, circa
6miliardi sono transitati attraverso le agenzie di assicurazione, le altre tramite altri
canali o altre costi che vanno rimborsati agli intermediari".
“Quindi - sottolinea ancora Cirasola - i 9,3 miliardi dichiarati sono addirittura superiori
agli 8,6 mld effettivamente pagati dalle Imprese e non c’è dunque alcun sommerso
da far emergere. L’unico vantaggio per le casse pubbliche sarà quello di anticipare di
qualche mese introiti di imposte che in ogni caso sarebbero versate alla scadenza
naturale”.
"La norma, piuttosto, è atta a produrre significativi danni agli intermediari: • la misura
toglie liquidità alle agenzie, soprattutto le più piccole - quelle finanziariamente più
fragili - tenuto conto, per giunta, che la ritenuta si calcola al lordo mentre le imposte
da compensare successivamente per l’esercizio si pagano al netto delle spese
sostenute dagli agenti; • la rete distributiva del settore assicurativo sconta un difficile
momento congiunturale di mercato, con gli indicatori tecnici che sono entrati in
territorio negativo in alcuni dei rami in cui l’intermediazione agenziale detiene le
maggiori quote (assicurazioni sulla casa e Rc Auto). Questo comporta il venir meno
di quella parte di provvigioni che sono vincolate al positivo andamento degli indicatori
tecnici e della sinistrosità. Per queste considerazioni" Anapa "auspica che il
provvedimento venga espunto dal testo definitivo della legge di Bilancio che il
Parlamento si appresta ad approvare”.