L’Associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola ha diramato una nota attraverso la quale…
Le grandinate e i nubifragi che a più riprese si sono abbattuti in questi giorni nelle regioni del nord Italia stanno mettendo “sotto pressione” le agenzie assicurative “alle prese con le pressanti richieste dei clienti ad attivare celermente le pratiche di risarcimento”. Per questo gli agenti “si rivolgono alle compagnie perché i clienti retail e le imprese colpite da eventi atmosferici straordinari, non siano soggetti a disdette per sinistro quand’anche consentite dai contratti in vigore”. È quanto ha sottolineato Anapa Rete ImpresAgenzia in una nota, che ha ricordato come in molte delle sedi agenziali delle zone più colpite vengano aperte “ogni giorno centinaia di pratiche di sinistro”.
«In situazioni come queste», ha evidenziato Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa, «si dimostra il valore di una rete di intermediari profondamente radicata nel territorio che, rispetto ad altri canali distributivi, può intercettare rapidamente i bisogni degli assicurati, aiutarli a aprire una pratica di sinistro, indirizzarli verso la rete peritale e sollecitare le compagnie perché i risarcimenti arrivino rapidamente ai destinatari».
Al momento, ha fatto notare Anapa, le maggiori difficoltà riguardano “la possibilità di eseguire rapidamente le perizie e, per i danni alle auto, di sostituire i cristalli danneggiati delle autovetture, in mancanza di pezzi di ricambio. Spesso le autofficine, a corto di materiali, dichiarano tempi di attesa di diversi mesi”. In questi casi Anapa consiglia la clientela di “attivare quantomeno la sospensione della copertura assicurativa prevista dalle polizze”, e fa appello ai produttori di componentistica “affinché si astengano in questo frangente da pratiche speculative ritoccando all’insù i listini, ciò che nell’immediato si ripercuoterebbe sui costi degli assicuratori ma che finirebbe per colpire i clienti finali con prezzi più elevati per le future coperture assicurative. Quanto ai periti, i nubifragi di questi giorni sono avvenuti in un periodo preferiale quando parte della rete era già sguarnita. Gli agenti sollecitano le compagnie e i propri clienti a utilizzare maggiormente le video perizie per accelerare il più possibile le operazioni. Il problema, in questo caso, è dato dal fatto che i danni hanno colpito i tetti di abitazioni e capannoni difficilmente fotografabili in mancanza di droni. I clienti che dispongono di questi strumenti già li stanno utilizzando ma la rete peritale, con limitate eccezioni, ne è priva e questo rallenta la quantificazione dei danni subiti”.