Care colleghe e cari colleghi,
Ormai quotidianamente l’IVASS oscura e sanziona siti on-line di Intermediari truffaldini.
Il che significa che nel nostro mercato ci sono soggetti che mettono in piedi un’organizzazione complessa per rastrellare premi, ovviamente RCA, per un tempo più o meno limitato, fino a quando qualcuno non li scopre. Ma ciò che mi pone l’interrogativo più pressante, è come sia possibile che ci siano utenti consumatori che si lasciano irretire da queste offerte. Se valuto i miei trent’anni di attività, lo sconcerto si amplifica.
Non ho mai vissuto un momento di tranquillità nella mia attività di intermediazione.
La concorrenza è sempre stata agguerrita. I clienti sempre più evoluti nella ricerca del premio più basso. Con l’avvento del web, poi, sono nati i comparatori.
Attendiamo a breve il comparatore istituzionale dell’IVASS. Agenti, subagenti e produttori sono tutti reperibili sul Registro nazionale. Quindi, mi risulta inspiegabile come ci sia gente che si fa infinocchiare andando a pescare su Internet il sito truffatore. Ma siamo in Italia, il paese in cui Totò vendeva la fontana di Trevi, il paese della Mandrakata, il paese del pacco e contro-pacco. Se però esistono da sempre i truffatori, questi approfittano della nostra presunzione, tutta italiana, di essere più “dritti” degli altri. Il «dritto» si vanta col suo collega in ufficio della tariffa RCA che ha spuntato on-line su portali dedicati «La migliore offerta per te!», e… trac, ha beccato la «sola».
Quindi non fare il «dritto», rivolgiti a un Intermediario professionista di assicurazione, meglio se iscritto ad ANAPA.
di Pasquale Laera, componente di Giunta