ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione
Dicono di noiPROVVEDIMENTO 97/2020 E REGOLAMENTO 45/2020: ANAPA SI CONFRONTA CON L’IVASS
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L’associazione di categoria degli agenti: «Comprendiamo l’intento di creare un terreno comune di regole, ma non nuovi e onerosi incarichi per gli agenti».
Vincenzo Cirasola Una delegazione di Anapa ReteImpresAgenzia si è confrontata, nei giorni scorsi e in modalità on line, con l’Ivass in merito al Provvedimento 97/2020 e sul Regolamento 45/2020, emessi dallo stesso istituto di vigilanza, che hanno modificato e integrato alcuni regolamenti e disposizioni già in essere e che entreranno in vigore a fine marzo.
L’associazione di categoria degli agenti ha evidenziato le criticità e i nodi da sciogliere riguardanti principalmente il Provvedimento 97/2020, nelle misure relative a tre punti in particolare: la consulenza obbligatoria e facoltativa a pagamento, l’indicazione dell’incentivo sui prodotti vita e la registrazione telefonica.
La consulenza obbligatoria, ha ricordato Anapa in una nota, «prevede che la prestazione di consulenza sia fornita per la vendita di tutti o di determinati tipi di prodotti IBIPs, (Insurance-Based Investment Products), ossia prodotti di investimento assicurativo considerati complessi (come, ad esempio, polizze vita di ramo I e III), per evitare che in determinate situazioni l’intermediario collochi prodotti non adeguati al profilo dell’assicurato. Questo aumenterebbe gli oneri e le responsabilità per gli intermediari, nonché la difficoltà di recuperare molte informazioni dai clienti, che gli stessi non sono sempre disposti a fornire».
Il lato positivo della nuova normativa, secondo l’associazione, «è la possibilità da parte dell’intermediario di poter offrire al cliente che lo richieda, in fase successiva alla vendita, una consulenza a pagamento, come servizio aggiunto personalizzato. Per questa nuova opportunità, che sul piano politico è un grande risultato per la categoria degli agenti, da valutare però soggettivamente sul piano pratico, Anapa raccomanda tutti i gruppi agenti di verificare che l’attuale mandato di agenzia non preveda esplicite inibizioni per farsi pagare dal cliente la specifica consulenza prevista dal Codice delle Assicurazioni (articolo 119ter – quarto comma) e dal Provvedimento 97 (articolo 68-septies<terdicies)».
La nota dolente del Provvedimento 97, secondo Anapa, «è però rappresentata dalla sezione III all’articolo 68-sexies (comunicazione al cliente dell’incentivo vita), considerato di difficile applicazione (visto che al momento della sottoscrizione della polizza non è un dato noto) e poco utile all’obiettivo di trasparenza (non sono costi a carico del cliente), ma che potrebbe far nascere delle incomprensioni, frutto di dati complessi da calcolare e pubblicare».
Nello specifico, l’associazione ha evidenziato che gli agenti, in particolare monomandatari, «non dovrebbero essere qualificabili come soggetti terzi rispetto alla compagnia. Esattamente come sancito da Consob per i consulenti finanziari e i dipendenti di banche e Poste Italiane ai quali non ricadrebbe tale obbligo».
Infine, per quanto riguarda la registrazione telefonica per la vendita a distanza, la delegazione di Anapa ha ribadito all’Ivass che «è giusto che venga attivata per le compagnie o intermediari diretti (che operano unicamente via internet o telefono), invece per le agenzie solo in quei rari casi in cui l’intermediario attui tutte le fasi di vendita in remoto, senza mai avere un contatto fisico col cliente, e non per il modello di agenzia ibrido».
In merito al Regolamento 45, in materia di target market/Pog, Anapa ritiene «necessario che i gruppi agenti si confrontino e concordino con le rispettive mandanti la migliore modalità operativa per definire il Target Market/Pog aziendale, in linea con i prodotti assicurativi che saranno proposti al cliente e le agenzie, a loro volta, concordino il Pog agenziale con la propria rete commerciale».
IL COMMENTO DI CIRASOLA –«Comprendiamo l’intento dell’autorità di vigilanza di creare un terreno comune di regole, ma riteniamo che su alcuni aspetti l’interpretazione e l’applicazione delle direttive europee, vada oltre la trasparenza e la tutela dei clienti», ha commentato Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa. «Per questo ci stiamo confrontando apertamente, dialogando con Ivass, che ci ha mostrato disponibilità e attenzione, per portare avanti le nostre segnalazioni e far sì che gli agenti non siano ulteriormente penalizzati e ricadano su di loro nuovi e onerosi carichi. Siamo fiduciosi che questo nostro approccio costruttivo con le istituzioni porti a un risultato positivo per tutti, clienti, agenti e imprese».