In un momento in cui l’attenzione verso i pagamenti digitali è cruciale, ANAPA Rete ImpresAgenzia realizza un importante risultato sul tema.
Grazie al supporto dello Studio Legale Iurilli, l’attività di segnalazione portata avanti dall’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola relativamente ad alcune anomalie riscontrate attraverso il pagamento con POS, ha trovato riscontro nella comunicazione ufficiale del Dipartimento Tutela della Clientela ed Educazione Finanziaria Servizio Tutela Individuale dei Clienti di Banca D’Italia.
ANAPA aveva, sin dall’aprile 2019, raccogliendo le lamentele degli associati, avviato un’indagine interna che aveva svelato come non solo i costi dei POS e dell’accettazione del pagamento con carta rappresentassero un ostacolo economico per le singole agenzie, rendendo spesso antieconomico il singolo pagamento ma, grazie all’intervento dell’avvocato Raffaella Grisafi dello Studio Legale Iurilli, partner giuridico di ANAPA, ha anche fatto emergere una grave anomalia nel sistema, dovuta al fatto che nelle operazioni di pagamento effettuate con carte in modalità contactless risultavano (e risultano tutt’ora) in molti casi processate automaticamente sul “circuito di credito/internazionale” senza consentire al pagatore di scegliere il “circuito di debito”, ben più economico sotto il profilo commissionale per le agenzie dotate di POS.
In sintesi: il cliente pagava con bancomat, ma l’esercente subiva una commissione da carta di credito. Dopo questa segnalazione sono seguite attività di interlocuzione con l’Autorità, la quale ha avviato essa stessa un’indagine che ha svelato che la segnalazione portata in evidenza da ANAPA era assolutamente fondata, rilevando un’anomalia riconducibile alla presenza sul mercato di talune carte di debito, associate a circuiti di pagamento sia nazionali che internazionali, per le quali non è disponibile la funzionalità contactless per il circuito domestico e che, pertanto, selezionano automaticamente il circuito internazionale quando utilizzate in modalità contactless.
Sul fenomeno ANAPA gli scorsi mesi aveva coinvolto anche l’AGCM al fine di ottenere ogni più completo intervento a tutela dei suoi associati.
Non è la prima volta che ANAPA investe le sue risorse per collaborare con le Autorità di Vigilanza al fine di denunciare anomalie e correggere meccanismi di funzionamento del mercato che rappresentano una minaccia per la categoria degli agenti.
In questo caso l’operazione portata avanti produce un effetto sistemico importantissimo che tutela non solo gli associati/agenti ma tutti coloro che accettano pagamenti con POS e che grazie all’intervento di ANAPA oggi possono contare su un sistema più trasparente, equo, efficiente ed economico.
“ANAPA ottiene un risultato storico nell’era della rivoluzione digitale e della diffusione dei pagamenti elettronici. Se non ci fosse stata la nostra segnalazione, probabilmente saremmo andati avanti ancora chissà quanto tempo, costretti a pagare commissioni da carte di credito per normali pagamenti con bancomat contactless” ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente dell’associazione. “Questa ulteriore vittoria dimostra come la nostra associazione sia sempre in prima linea nella difesa degli agenti nello svolgimento della propria attività e come la tutela dei loro interessi sia una delle priorità fondamentali dell’associazione, che sa muoversi a livello istituzionale ed è ascoltata con attenzione e rispetto” conclude Cirasola.
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