"Il dpcm dell’11 marzo – ricorda Anapa – statuisce la necessità di garantire i servizi bancari, finanziari e assicurativi sull’intero territorio nazionale, a riprova della responsabilità e ruolo sociale che noi agenti di assicurazione professionisti ricopriamo. Pertanto, fornire i servizi di assicurazione alla clientela non è un’opzione, ma un obbligo di legge”. Per questo, dicono sempre da Anapa, particolare attenzione è stata data sia allo smart working sia alla possibilità di ricorrere a permessi e ferie.
L’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola, infine, “invita perentoriamente” le OO.SS a evitare “un’inutile contrapposizione in questo momento difficile per tutto il Paese”, e attende di ricevere “un’immediata rettifica”, altrimenti, scrive infine Anapa, “nostro malgrado, ci riserviamo di agire in tutte le sedi a tutela della immagine e reputazione della nostra associazione e del nostro presidente nazionale”.