Care colleghe e cari colleghi,oggi vorrei sensibilizzare la vostra attenzione su un tema di grande attualità e sulle possibili implicazioni/sinergie con il nostro settore: quello della sostenibilità.
Nella lettera agli investitori del 2019, Larry Fink, ceo di BlackRock, il più grande colosso al mondo dei fondi di investimento, ha espresso la chiara volontà di proseguire le strategie operative in ottica di monitoraggio dell’impatto ambientale e di mitigazione degli effetti del climate change, ribadendo la necessità di portare avanti una svolta nel modo di valutare la sostenibilità nelle grandi aziende: passare dal profitto allo scopo. La sostenibilità quindi non si può più considerare come una semplice e ripetuta serie di azioni volte a limitare l’impatto ambientale nel tempo, ma deve diventare parte integrante del business stesso.
Quella che poteva sembrare l’intenzionalità legata al momento, si è rivelata in realtà una presa di posizione forte e decisa; infatti nella lettera agli investitori dell’anno successivo, nel 2020, lo stesso ceo ha annunciato la decisione di non investire più in asset non legati al climate change, tenendo conto che integrare la sostenibilità – in particolare il clima – nei portafogli, possa anche fornire agli investitori rendimenti migliori.
Questo trend lo confermano anche le nostre mandanti, evidenziando come nel settore bancario e assicurativo ci sia la volontà di perseguire, parallelamente alle attività di business, anche il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ossia i cosiddetti Sustainable Development Goals, contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite).
Cosa c’entra tutto questo con noi agenti?
Beh, nel minimo significa prendere consapevolezza che esiste un nuovo movimento di valori che coinvolge persone, comunità e imprese. Significa imparare l’acronimo ESG (Environmental Social and Governance) e valorizzare prodotti/servizi/consulenza che abbiano come parte integrante delle strategie d’investimento proprio tali criteri e aspetti e che, a lungo termine, incrementeranno il loro valore, e di conseguenza il nostro e quello delle nostre imprese, se saremo portavoce costruttivi di questi aspetti.
Significa assecondare la sensibilità a questi temi delle nuove generazioni, i millennials, e tenerne conto nel nostro modo di fare gli assicuratori.
Anche le istituzioni riconoscono la necessità di incentivare le imprese in ottica di sostenibilità, per questo sono stati istituiti vari premi relativi all’ambito. Per esempio, nel settore bancario e assicurativo, è noto il GGB 2030 - Gran Premio Sviluppo Sostenibile, il cui scopo è di coinvolgere il settore finanziario sui 17 SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Si tratta di un cambiamento non immediato, ma che potrebbe iniziare grazie a nuovi comportamenti e stili di vita più sostenibili e realizzabili attraverso iniziative concrete, senza limitarci a slogan o ad una campagna di marketing.
Questa politica deve riflettersi anche nelle piccole cose, partendo dalle nostre agenzie, ad esempio adottando un atteggiamento plastic-free oppure utilizzando per l’azienda veicoli elettrici.
Noi, come ANAPA, abbiamo già sposato questo tipo di approccio e filosofia, sappiamo che anche molti dei nostri associati si sono già attivati in tal senso, anche questo fa parte del nostro modo di "THINK DIFFERENT".
Buona lettura!
Martina Minella
Componente di Giunta
ANAPA Rete ImpresAgenzia