Dannoso e iniquo. Sono questi, secondo ANAPA Rete ImpresAgenzia, gli effetti che si avranno con l’introduzione della cosiddetta “Rc auto familiare”, l’emendamento introdotto nel Dl fiscale che consentirà, già a partire dal mese di gennaio, ad un nucleo famigliare di assicurare tutti i veicoli (anche in caso di rinnovo), usufruendo della classe di merito più bassa presente all’interno del nucleo, indipendentemente che si tratti di un mezzo a due o a quattro ruote (addirittura non è chiaro se vale pure per i camioncini con trasporto cose utilizzato per lavoro).Per l’Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione tale emendamento scardina il sistema del bonus/malus, che, dopo anni di studi, si era consolidato come un utile metodo che creava beneficio a chi si comportava in modo virtuoso, penalizzando chi invece aveva guide imprudenti. La nuova formulazione, al contrario, creerebbe vantaggi solo a chi dispone di più veicoli e metterebbe tutti sullo stesso piano: guidatori sicuri (che oggi più che mai, anche a seguito della recente legge 124/2017 - ddl Concorrenza - che ha introdotto la scatola nera, venivano premiati) accanto ai guidatori “non virtuosi” e a chi presenta un tasso di rischiosità maggiore.“Siamo contrari a tale emendamento a favore di un generalizzato e demagogico risparmio, dichiara Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di ANAPA Rete ImpresAgenzia, “che sappiamo tutti non accadrà, in quanto l’aggiornamento tecnico e attuariale delle tariffe ne risentirà, provocando addirittura rincari a cascata. E soprattutto è profondamente iniqua, andando a discapito di famiglie meno abbienti (con meno auto) e ancor peggio dei single, popolazione sempre in aumento, che normalmente possiedono solo un’autovettura e i quali verosimilmente pagheranno anche per conto di altri. Pensiamo per esempio alla famiglia di un agente di commercio”, rincara Cirasola, “che sull’auto di lavoro che percorre migliaia di chilometri all’anno con grave rischio di sinistrosità, con questo emendamento, potrà pretendere di avere la stessa classe di merito del vecchio scooter che ha parcheggiato nel garage della seconda casa al mare, che percorre pochi chilometri all’anno e che probabilmente è in classe zero”.“Tutto questo, inoltre, comporterà ai noi agenti di assicurazione un eccessivo aumento di oneri amministrativi senza dare reale beneficio ai clienti, anche perché ci sono ancora tanti punti oscuri che sono stati dettati dalla demagogia, che appartiene alla politica, e non da lucida razionalità e pragmatismo, che invece abbiamo noi agenti che siamo in prima linea a contatto con i consumatori”. conclude Cirasola.