Sala gremita al Forum organizzato nei giorni scorsi dall’associazione di categoria, che si appella a tutti i Gruppi Agenti e alle altre sigle sindacali: «Per distruggere un tavolo basta un minuto, per costruirlo ci vogliono anni di fatica e trattative. Non sprechiamo tutto, ma pensiamo al bene dell’intera categoria, lasciando da parte i personalismi»
Una sala gremita da agenti provenienti da tutta Italia “e attenta e desiderosa di conoscere come poter cambiare l’ANA 2003, per migliorare il proprio futuro”. È stato questo lo spirito che ha accompagnato il Forum «Prepariamoci insieme al confronto con l’ANIA», organizzato lo scorso 4 luglio a Bologna da ANAPA Rete ImpresAgenzia.
Dopo la relazione introduttiva del presidente di ANAPA, Vincenzo Cirasola, sono intervenuti diversi relatori tecnici “che hanno sviscerato e analizzato tutti i dettagli normativi legati all’attuale accordo e le prospettive per un possibile rinnovo su nuove basi”, adeguate alle novità normative e di mercato: il Prof. Avv. Massimo Franzoni, Ordinario di Diritto Privato dell’Università degli Studi di Bologna, ha incentrato il suo intervento sul tema de «La correttezza nell’esecuzione dei rapporti collaborativi di durata», mentre Gianluca Romagnoli, Prof. Avv. Associato di Diritto dell’Economia dell’Università degli Studi di Padova, si è soffermato sui «Rapporti di durata nella prospettiva della concorrenza e del mercato». Alberto Pizzoferrato, Prof. Avv. Ordinario di Diritto del Lavoro nell’Università degli Studi di Bologna, ha posto l’attenzione sull’«Accordo quadro collettivo nazionale di 1°livello e accordo aziendale di 2° livello», mentre Jader Ritrovato, Avvocato del foro di Bologna, si è concentrato su come «risolvere le criticità del vigente ANA 2003, dedicandosi al tema delle indennità e rivalsa».
Dai pareri degli esperti, hanno spiegato da ANAPA, è emerso che la riforma è necessaria anche perché, come è stato ricordato, l’accordo nacque già con un protocollo d’intesa che prevedeva la costituzione del “tavolo paritetico” che aveva il compito di aggiornarlo e migliorarlo a partire dall’anno successivo, ma che non si è mai riunito. La riforma “è quindi possibile – hanno affermato dall’associazione di categoria –e il pronunciamento dell’Autorità Garante della Concorrenza non può essere ostativo di una negoziazione a tutto campo”.
Il dibattito scaturito dopo la presentazione ha visto il confronto tra i rappresentanti di ANAPA (erano presenti, oltre a Cirasola, anche i vicepresidenti Roberto Arena e Paolo Iurasek, il segretario generale Michele Poccianti e gli altri componenti della Giunta Esecutiva Nazionale) e gli esponenti dei Gruppi Agenti presenti in platea.
«Quello che stiamo vivendo – ha evidenziato Cirasola nelle conclusioni – è un momento storico fondamentale per la nostra categoria, in cui tutti devono fare la loro parte, soprattutto i presidenti dei Gruppi Agenti e tutte le parti coinvolte, SNA compreso, che invitiamo ancora una volta a sedersi a un tavolo per confrontarsi a 360 gradi. Compito di un sindacato, infatti, è sedersi ai tavoli per trattare e non certo tenere atteggiamenti demagogici e populisti, che vanno bene sicuramente per riempire le pagine dei giornali, ma si rivelano sterili quando si tratta di portare a casa risultati concreti».
«Abbiamo impiegato anni per ottenere una disponibilità formale da parte di ANIA per sedersi a un tavolo – ha proseguito il presidente di ANAPA –. Non buttiamo nel cestino l’apertura e disponibilità espressa dalla presidente Maria Bianca Farina, a far ripartire il dialogo, perché l’alternativa sarebbe quella di rimanere fermi dove siamo oggi, sprecando un’occasione storica».
Cirasola ha ricordato, infine, che «sostanzialmente esistono due modi per cambiare, in peggio o in meglio. Ottenere il primo risultato è facilissimo: basta restare immobili e lasciare che la vita faccia il resto».
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