ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noi2° Congresso nazionale ANAPA, i temi della relazione politica e morale

  • Condividi

Vincenzo Cirasola (16) Imc

Grande partecipazione e sala gremita di associati per il 2° Congresso nazionale di ANAPA Rete ImpresAgenzia, svoltosi lo scorso 14 novembre a Roma. I lavori congressuali si sono aperti con una sessione straordinaria, relativamente alle modifiche statutarie nelle quali si evidenzia il modello associativo che, nato dall’idea di 14 Gruppi Agenti, si è evoluto superando la necessità di una rappresentanza istituzionale dei Gruppi Agenti all’interno di ANAPA. E proprio “Evoluzione” – anzi, “Evolution” – è il titolo  che ha scandito i lavori del Congresso.

Dopo i saluti di rito, il presidente uscente Vincenzo Cirasola (nella foto) ha tracciato un resoconto dei tre anni di attività dell’associazione, ricordando con commozione il past president, ultimo presidente di UNAPASS e soprattutto, l’amico, Massimo Congiu.

Emozione incontenibile per chiunque rivedere proiettato sullo schermo il video di Congiu e sentire dalla sua viva voce le parole dell’ultimo appello: “Farò di tutto per esserci, ma se non dovessi esserci, sappiate che, ovunque sarò, tirerò le orecchie a chi si comporterà male”, mentre in prima fila sedeva la famiglia. Moglie e figli hanno raggiunto sul palco il Presidente della LILT, che dopo il suo intervento di ringraziamento per il risultato della raccolta fondi della borsa di studio proprio in nome di Massimo Congiu ha ceduto la parola proprio alla moglie, Rosa Maria Lo Coco, che con un discorso coraggioso e profondo ha richiamato l’attenzione di tutti sull’importanza della prevenzione.

Dopo la grande emozione, Cirasola ha iniziato la sua relazione affermando che “oggi il mondo è cambiato e si sta evolvendo. Un rinnovamento che non riguarda solo gli agenti, ma anche le compagnie, che devono affrontare la sfida dei nuovi players che si stanno affacciando su questo mercato. Una competizione che richiede a tutti di ragionare in modo diverso”. Come? “Osservando la realtà con grande attenzione”, ha continuato Cirasola “per comprendere quello che accade fuori e soprattutto dentro di noi, nelle nostre emozioni”.

Sulla tecnologia ed il rischio disintermediazione, il presidente di ANAPA è stato categorico: “La tecnologia non deve indebolire l’intermediario, ma al contrario deve potenziarlo. E non bastano le retoriche dichiarazioni e rassicurazioni, ma ci vogliono anche i fatti concreti”. E sull’ home insurance i rischi evidenziati sono molteplici.

Con l’avvento della IDD invece, “aumenteranno le responsabilità e le regole per gli intermediari e per le compagnie però, per noi di ANAPA, l’intermediario vero, quello professionale, preparato e corretto e non quello “‘occasionale”, non dovrà modificare il suo atteggiamento e approccio; l’IVASS e il legislatore comunitario hanno infatti già profondamente ridotto, con le precedenti direttive, le asimmetrie informative presenti tra l’assicurato e l’assicuratore, valorizzandone le capacità consulenziali”.

Esaminando le azioni svolte sotto la sua presidenza, Cirasola ha iniziato con la spinosa questione del Fondo Pensione Agenti e delle ormai famose cinque domande senza risposta: “Ricevere il dossier di 70 pagine consegnato dal Commissario per il quale Fonage ha posto il “segreto d’ufficio” e sedersi al tavolo con le parti sociali per rinegoziare il contributo delle imprese per la previdenza dei propri agenti, che è rimasta ferma a quella stabilita nel 2003, vale a dire 15 anni fa, ci paiono richieste legittime e nell’interesse di tutti”.

Per quanto riguarda i rapporti con le Autorità, Cirasola ha ricordato come “ANAPA è stata la prima a scendere in campo presso l’Antitrust contro lo spot pubblicitario di Prima.it che ridicolizzava la figura dell’agente assicurativo” – vicenda che si è conclusa con una sanzione di 250.000 Euro inflitta a Prima.it – ed ha consolidato un rapporto con IVASS “mantenendo un profilo di fattiva collaborazione orientato a vigilare sul futuro della professione di intermediario, senza perseguire “ideologicamente” posizioni delle quali non si siano valutate appieno e con lungimiranza tutti gli impatti con i possibili scenari”. Abolizione del tacito rinnovo, IDD, figura dell’intermediario accessorio e accordo con Poste Italiane per la vendita della Rc Auto sono invece stati alcuni degli argomenti trattati con le rappresentanze politiche e di Governo.

Il presidente uscente di ANAPA ha poi focalizzato l’attenzione dei congressisti sul tema dell’ANA 2003, invitando manager di compagnia presenti e presidenti di Gruppi Agenti a “sollecitare le proprie mandanti che fanno parte del Consiglio Direttivo e Comitato Esecutivo di ANIA a deliberare la ripresa della negoziazione per un nuovo accordo Imprese-Agenti”.

Le relazioni internazionali (con l’adesione al BIPAR, la Federazione europea degli intermediari assicurativi), i rapporti con le organizzazioni sindacali dei dipendenti di Agenzia – con il rinnovo del CCNL, la conseguente contrapposizione su più fronti con il contratto firmato separatamente da SNA e l’avvio dell’operatività di ENBAss e della Cassa sanitaria collegata – ed i rapporti con le altre organizzazioni sono stati altri punti toccati da Cirasola nella sua relazione, che ha inoltre ricordato l’istituzione del primo Master post laurea “Welfare Advisor” – iniziativa premiata all’ultima edizione dell’Italy Protection Awards per l’impegno dedicato in progetti per la categoria – e le sedici tappe di ANAPA on Tour, format di convegni territoriali che hanno suscitato molto interesse (non solo degli iscritti) per la qualità degli interventi di esperti del settore.

Cirasola ha concluso la relazione politica e morale della Giunta Esecutiva Nazionale di ANAPA con l’accenno alle collaborazioni fattive instaurate con AIBA ed ACB sul piano istituzionale, che fanno il paio con il richiamo in apertura “anche gli attuali dirigenti dello SNA, ai quali continueremo ad offrire la nostra disponibilità a collaborare per la tutela degli interessi degli intermediari di assicurazione professionisti, per fare fronte comune nelle battaglie di categoria, nel rispetto della reciproca diversità. Quello che non accetteremo, come non abbiamo fatto in passato, è il pettegolezzo, la chiacchiera fine a sé stessa, le accuse personali frutto di astio e malevolenza”.

Intermedia Channel

Leggi qui l'articolo...

In questo articolo Congressi