Sarebbe opportuno, quindi, "esplicitare nel dlgs quanto previsto dalla legge di delegazione europea, che attribuisce unitariamente a Ivass la complessiva vigilanza sui requisiti di governo del prodotto, non solo quelli che gravano sulle imprese produttrici, ma anche quelli complementari riguardanti i distributori del canale bancario e postale".
Secondo Ania, invece, i problemi principali del recepimento sono il disallineamento con l'entrata in vigore di Mifid2 e, ai fini della tutela dei consumatori, l'aumento "del numero di pagine di informativa da dare al cliente e il numero di firme da ottenere", soprattutto quando le nuove norme non abrogano quelle precedenti.
SINDACATI, IL PROBLEMA DEL CONTO SEPARATO
La posizione dei sindacati degli agenti è nota. Nella memoria consegnata alla Camera, Sna ha chiesto che il dlgs sia "ritirato o riformulato". Gli agenti, secondo Sna, sono destinatari di "invasive e per alcuni aspetti mortali nuove disposizioni" che aggravano le numerose criticità che "ostacolano l'attuazione delle pluralità di offerta e della conseguente auspicata consulenza imparziale". Il divieto agli agenti di versare i premi pagati dai clienti al conto corrente separato agenziale è un obbligo che incide sulla "libertà di operare in regime di plurimandato".
Infine, per quanto riguarda Anapa Rete ImpresAgenzia, il presidente Vincenzo Cirasola è fiducioso che il Parlamento recepirà le istanze esposte, soprattutto quella sull'abrogazione della norma che prevede l'obbligo di incassare i premi sul conto delle compagnie. Anapa, fa sapere Cirasola, vuole confrontarsi "in modo costruttivo" e senza aver bisogno di "minacciare la disobbedienza civile e denunciare qualcuno alla Procura".