ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiANAPA-IVASS a confronto sulle nuove regole

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L’associazione che tutela gli Agenti di assicurazione, guidata da Vincenzo Cirasola, si è confrontata con Ente regolatore, in particolare sul provvedimento 97 e sul regolamento 45. Il presidente: «Confronto proficuo: pur comprendendo le esigenze dell’Ente regolatore riteniamo che alcuni aspetti vadano migliorati, per far sì che gli Agenti non vengano ulteriormente penalizzati, con tanto di nuovi oneri».

«Comprendiamo l’intento dell’autorità di vigilanza di creare un terreno comune di regole, ma riteniamo che su alcuni aspetti l’interpretazione e l’applicazione delle direttive europee, vada oltre la trasparenza e la tutela dei clienti. Per questo ci stiamo confrontando apertamente, dialogando con IVASS, che ci ha mostrato disponibilità e attenzione, per portare avanti le nostre segnalazioni e far sì che gli agenti non siano ulteriormente penalizzati e ricadano su di loro nuovi e onerosi carichi. Siamo fiduciosi che questo nostro approccio costruttivo con le Istituzioni, porti a un risultato positivo per tutti, clienti, agenti ed imprese»: parole e musica del presidente di ANAPA Rete ImpresAgenzia, Vincenzo Cirasola, al termine del proficuo confronto con IVASS.L’Ente regolatore e ANAPA, infatti, stanno portando avanti un rapporto di dialogo costruttivo nell’interesse dell’intero sistema assicurativo e, in particolare, degli intermediari professionisti. Riproponendo, ancora una volta, lo stile di ANAPA, che – pur difendendo fino in fondo tutte le ragioni degli Agenti di assicurazione – ha sempre ritenuto (e i risultati le hanno sempre dato ragione) più produttivo il dialogo allo scontro preconcetto. Ecco perché l’associazione di categoria aveva richiesto un confronto con l’Ente regolatore riguardo ad alcuni degli aspetti più discussi dell’ultimo periodo.Il «vertice» si è tenuto nei giorni scorsi in modalità digitale ed è stato incentrato sul Provvedimento n. 97 e Regolamento n. 45 del 4/08/2020 emessi da IVASS, che hanno modificato e integrato alcuni regolamenti e disposizioni già in essere e che entreranno in vigore il prossimo primo aprile.  Per ANAPA le maggiori criticità e i nodi da sciogliere riguardano principalmente il Provvedimento n. 97, nelle misure relative a seguenti 3 punti: la consulenza obbligatoria e facoltativa a pagamento, l’indicazione dell’incentivo sui prodotti vita e la registrazione telefonica, temi che sono stati anche oggetto di approfondimento nell’ultimo ANAPA On Web tenutosi lo scorso 21 gennaio, organizzato dalla Giunta Regionale del Veneto.La consulenza obbligatoria prevede che la prestazione di consulenza sia fornita per la vendita dei prodotti IBIPs, (Insurance-Based Investment Products), ossia prodotti di investimento assicurativo considerati complessi (come le polizze vita di ramo I e III che sono quelle maggiormente collocate), per evitare che l’intermediario collochi prodotti non adeguati al profilo dell’assicurato. Questo aumenterebbe gli oneri e le responsabilità per gli intermediari, nonché la difficoltà di recuperare molte informazioni dai clienti, che gli stessi non sono sempre disposti a fornire. Il lato positivo della nuova normativa è la possibilità da parte dell’intermediario di poter offrire al cliente che lo richieda, in fase successiva alla vendita, una consulenza a pagamento, come servizio aggiunto personalizzato. Per questa nuova opportunità, che sul piano politico è un grande risultato per la categoria degli Agenti, da valutare però soggettivamente sul piano pratico, ANAPA raccomanda tutti i Gruppi Agenti di verificare che l’attuale mandato di agenzia non preveda esplicite inibizioni per farsi pagare dal cliente la specifica consulenza prevista dal Codice delle Assicurazioni (art. 119ter- 4°comma) e dal Provvedimento 97 (art. 68-septies<terdicies).La nota dolente del Provvedimento 97, secondo ANAPA, è però rappresentata dalla Sezione III all’art. 68-sexies (ossia comunicazione al cliente dell’incentivo vita), considerato di difficile applicazione (visto che al momento della sottoscrizione della polizza non è un dato noto) e poco utile all’obiettivo di trasparenza, (non sono costi a carico del cliente) ma che potrebbe far nascere delle incomprensioni, frutto di dati complessi da calcolare e pubblicare.L’associazione guidata da Cirasola ha evidenziato che gli Agenti, in particolare monomandatari, non dovrebbero essere qualificabili come soggetti terzi rispetto alla compagnia. Esattamente come sancito da CONSOB per i consulenti finanziari e i dipendenti di banche e Poste Italiane sui quali non ricadrebbe tale obbligo.Per quanto riguarda la registrazione telefonica per la «vendita a distanza», la delegazione di ANAPA ha ribadito a IVASS che è giusto che venga attivata per le compagnie o gli intermediari diretti (che operano attraverso l’impiego esclusivo di una o più tecniche di comunicazione a distanza), mentre per le agenzie deve valere solo in quei rari casi in cui l’intermediario attui tutte le fasi di vendita a distanza, senza mai avere un contatto in presenza con il cliente, e non deve valere, invece, per il modello di agenzia ibrido nel quale ci si avvale delle tecniche di comunicazione a distanza soltanto in una o più fasi dell’attività distributiva.In merito al Regolamento 45, in materia di TARGET MARKET/POG, ANAPA ritiene necessario che i Gruppi Agenti si confrontino e concordino con le rispettive mandanti, la migliore modalità operativa per definire il Target Market/POG aziendale, in linea con i prodotti assicurativi che saranno proposti al cliente e le agenzie a loro volta concordano il POG agenziale con la propria rete commerciale.

Marco Traverso

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