ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiRECEPIMENTO IDD: ANAPA, ACB E AIBA INSIEME PER EVIDENZIARE TUTTE LE CRITICITA’

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Le tre associazioni degli intermediari portano avanti un’azione congiunta per difendere gli interessi di agenti e broker. Cirasola, stoccata al Sindacato nazionale agenti: «Constatiamo ancora una volta la volontà di Sna di non voler partecipare alla stesura e all’invio di un documento comune che avrebbe avuto il potere di rafforzare strategicamente il valore di tutti gli intermediari».

Anapa Rete ImpresAgenzia continua il suo impegno per impedire che la trasposizione della nuova direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (Idd) nel nostro Paese penalizzi gli agenti assicurativi. E l’attuale versione è stata definita «devastante» per la categoria agenziale.

Dopo le audizioni di qualche giorno fa presso le commissioni speciali di Camera e Senato, «abbiamo analizzato le proposte dei relatori delle commissioni speciali del Parlamento sul decreto che recepirà la Idd e introdurrà nel nostro codice delle assicurazioni le sue modifiche, condividendo con le associazione dei broker, Aiba e Acb, un documento a tre firme per evidenziare tutte le criticità», ha affermato ieri Vincenzo Cirasola, nel corso del suo intervento nell’ambito della tappa napoletana di Anapa On Tour (nella foto).

Cirasola, in particolare, ha ricordato i punti “caldi”: «l’obbligo di trasparenza totale delle provvigioni anche nei rami danni, che discende dal concetto aberrante e irrazionale di “imparzialità”,  la questione dell’obbligo della rimessa diretta sui conti bancari delle imprese, l’obbligo di prestare consulenza gratuitamente e la previsione di introdurre numeri per esprimere la rischiosità di un prodotto in senso progressivo».

Non è mancata, poi, una stoccata al Sindacato nazionale agenti: «Abbiamo ancora una volta dovuto constatare con rammarico la volontà di Sna di non voler partecipare alla stesura e all’invio di un documento comune che avrebbe avuto il potere di rafforzare strategicamente il valore di tutti gli intermediari rappresentati dalle quattro sigle unite nell’intento comune», ha detto Cirasola.

Fabio Sgroi

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