ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiRC AUTO E RIFORMA DEL BONUS – MALUS: LE PROPOSTE DI ANAPA

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L’associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione presieduta da Vincenzo Cirasola ritiene che, per contribuire a incentivare comportamenti virtuosi da parte degli automobilisti, si debba intervenire anche sul fisco.

 

Nella riforma del bonus-malus nella Rc auto va incluso anche il fisco. La proposta arriva da Anapa Rete ImpresAgenzia, l’associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione presieduta da Vincenzo Cirasola, ed è compresa tra quelle inviate all’Ivass nell’ambito della “call for papers” lanciata sul tema dall’authority assicurativa.

Secondo Anapa, «anche il fisco potrebbe contribuire a incentivare comportamenti virtuosi da parte degli automobilisti. In mancanza di incidenti un assicurato vedrebbe ridursi, al momento del rinnovo della polizza Rc auto, la quota di premio relativa alle imposte che attualmente è pari a circa il 30%. Al contrario, qualora fosse responsabile di uno o più incidenti nel corso dell’anno, l’automobilista subirebbe un maggiore onere fiscale connesso al contratto assicurativo, in aggiunta al peggioramento della classe di merito bonus-malus».

Anapa ha costituito uno specifico gruppo di lavoro sulla riforma della Rc auto dal quale sono emerse queste proposte: «adottare un sistema bonus-malus la cui numerosità di livelli (classi di merito) sia adeguata alla frequenza registrata dallo specifico settore, in funzione dei dati rilevati annualmente; estendere a 10 anni, ai fini del calcolo del malus, il periodo di osservazione attualmente fissato in 5 anni, tenendo in considerazione anche i sinistri paritari, maggioritari o minoritari, con aumento di una sola classe di merito (anziché due classi come con il malus); collegare l’evoluzione della classe di merito anche alla decurtazione dei punti di patente del conducente di quel mezzo in caso di sinistro stradale (in quell’eventualità con infrazione e decurtazione dei punti si potrebbe prevedere un malus rafforzato. Ciò potrebbe indurre a comportamenti alla guida più virtuosi, indipendentemente dal proprietario del mezzo; abrogare la classe di merito familiare, o comunque limitarla come per il sistema tedesco; abolizione dell’uso delle classi interne “discrezionali” delle singole compagnie, un meccanismo che ha notevolmente distorto il sistema di bonus-malus e la trasparenza del mercato».

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