ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Comunicati stampaRAPPRESENTATIVITA’ SINDACALE: ANAPA AUDITA IN PARLAMENTO A ROMA

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COMUNICATO STAMPA

RAPPRESENTATIVITA’ SINDACALE: ANAPA AUDITA IN PARLAMENTO A ROMA

I rappresentanti dell’associazione sono stati convocati in audizione dalla XI Commissione Lavoro alla Camera riguardo la proposta di legge sulle norme in materia di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro. Il presidente Cirasola: «Condividiamo i contenuti delle proposte di legge Polverini e Gribaudo/Cantone, per “pesare” davvero la rappresentatività dei sindacati e delle organizzazioni datoriali, anche al fine di evitare gravi casi di dumping contrattuale».I rappresentanti di ANAPA Rete ImpresAgenzia, l’associazione degli agenti professionisti presieduta da Vincenzo Cirasola, sono stati convocati oggi, 31 luglio, a Montecitorio dalla XI Commissione Lavoro per un’audizione in merito alla proposta di legge Polverini, «Norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione» e di quella formulata da Gribaudo e Cantone, «Norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati».ANAPA, ha inviato per posta elettronica una memoria scritta (clicca qui per leggere la versione integrale) che è stata pubblicata sul sito web della Camera dei Deputati, in modo da renderla immediatamente disponibile ai parlamentari. Nella memoria, a firma del presidente Cirasola, è stato ribadito che ANAPA condivide l’obiettivo della proposta di legge di definire procedure che consentano di giungere alla misurazione dell’effettiva rappresentatività dei sindacati e delle organizzazioni datoriali, alla luce della stratificazione della rappresentanza sindacale, acuitasi in questi ultimi anni, che ha consentito a sigle di incerta provenienza e capacità rappresentativa di sottoscrivere accordi penalizzanti per i lavoratori e per le aziende. L’obiettivo, quindi, per ANAPA, è contrastare la proliferazione di contratti collettivi stipulati da soggetti senza alcuna rappresentanza certificata, finalizzati a dare «copertura formale» a situazioni di vero e proprio dumping contrattuale.I rappresentanti di ANAPA hanno poi evidenziato ai deputati il peso e l’importanza dell’associazione guidata da Vincenzo Cirasola (accreditata al MISE e all’IVASS e presente in tutti i tavoli istituzionali, iscritta a CONFCOMMERCIO e al BIPAR) i cui iscritti intermediano oltre il 50% dei premi raccolti dal lavoro diretto nel mercato italiano e presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale. ANAPA Rete ImpresAgenzia oggi vanta 2.549 agenti iscritti (dato aggiornato a fine 2018) che rappresentano oltre il 37% degli agenti operativi iscritti ad una associazione o sindacato di categoria. Nell’audizione è stato anche ricordato l’importante traguardo della sottoscrizione del nuovo CCNL dei Dipendenti delle Agenzie di Assicurazione, siglato nel gennaio 2018, con FIRST-CISL, FISAC-CGIL, FNA e UILCA, e che lo stesso Ispettorato Nazionale del Lavoro ha definito «leader» del settore.In conclusione ANAPA ha avanzato una proposta all’avanguardia sul delicato tema della valutazione della rappresentatività dei sindacati, che non dovrebbe tenere conto solo della territorialità e del numero degli iscritti, ma che consideri anche il peso incidentale del fatturato prodotto dai datori iscritti alle associazioni di rappresentanza sul totale di settore merceologico.«Quella di oggi a Roma – afferma Cirasola – sarà una giornata molto importante dove potremo esprimere, davanti a una Commissione parlamentare attenta e interessata, le nostre considerazioni sulle due proposte di legge e ricordare l’importanza della rappresentatività di ANAPA, che ha da sempre sostenuto il principio per cui il contratto collettivo di riferimento di un settore deve essere quello siglato dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentative, e tale rappresentatività va desunta sulla base di dati oggettivi relativi alle adesioni sindacali. Pertanto, la trasposizione in un progetto di legge di questi due capisaldi non può che trovarci d’accordo. Siamo invece contrari a soluzioni di comodo per il datore di lavoro che non tengano in giusta considerazione il numero dei dipendenti destinatari delle modifiche contrattuali ma si basi sul criterio del numero di datori di lavoro associati – conclude Cirasola - che vogliano identificare ex post il C.C.N.L. di riferimento di un certo settore, tanto più se il criterio si dovesse applicare al numero di datori di lavoro associati, piuttosto che al numero di dipendenti destinatari del relativo accordo».Allegato:Roma, 31 luglio 2019Ufficio StampaANAPA Rete ImpresAgenzia