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Opinione della settimanaOpinione della Settimana di Renzo Di Lizio: “Intermediari 2020” segnali dal futuro...

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Cari colleghi,

uno degli eventi più interessanti di questi giorni riguardanti il mondo assicurativo è stato senza dubbio il convegno intitolato “intermediari 2020”: l’appuntamento di insurance connect dedicato all’intermediazione a tutto tondo, interamente svolto in modalità online.

Si è parlato di intermediazione ma non solo, in due giornate intense, con tanti ospiti di prim’ordine provenienti dal mondo dell’intermediazione assicurativa, dalle compagnie e dalle Istituzioni.

Sono stati toccati differenti argomenti: dai progetti per una partnership tra compagnie ed intermediari per rilanciare il settore assicurativo e per sostenere il paese- in cui ANAPA, attraverso la voce del proprio Presidente nazionale Vincenzo Cirasola, ha ribadito ancora una volta la centralità del ruolo degli Agenti, alla necessità di una relazione più profonda con i clienti attraverso gli strumenti tecnologici digitali grazie ad una maggiore professionalità e capacità di innovazione anche da parte delle reti.

Insomma; ancora una volta è stato possibile cogliere in maniera trasversale una volontà bipartisan di guardare insieme al futuro, pur evidenziando la necessità di una visione più manageriale dell’agente del domani anche in chiave di sostenibilità e sviluppo. Sembra di capire che adesso ci sono tutti i presupposti per il rilancio del settore poiché questo periodo di pandemia ha generato una nuova sensibilità in tutti gli attori, cioè una condivisione di nuovi e vecchi valori che rappresentano il presupposto per un nuovo patto reale e duraturo tra le compagnie e le proprie reti, un patto non solo valoriale (ideologico) ma anche soprattutto di visione del futuro.

Fino a poco tempo fa sembrava che l’unica strada percorribile fosse obbligatoriamente il plurimandato o, tuttalpiù la collaborazione trasversale tra intermediari, quasi a voler ricercare a tutti i costi la “rottura” di quella relazione fiduciaria su tre pilastri (cliente, agente, compagnia) che ha determinato lo sviluppo di questo mercato fino a ieri.

Oggi in maniera forse un po’ inaspettata assistiamo da una parte agli intermediari che chiedono più sostegno alle proprie mandanti per sviluppare nuovi business insieme, e dall’altra le compagnie, più disponibili al dialogo, ribadiscono quanto è stato fatto a favore delle reti pur insistendo sulla necessità di un nuovo modello, più tecnologicamente e professionalmente moderno ma anche meglio controllato (l’attuale intervento regolamentare da parte di IVASS sulle collaborazioni orizzontali ci dice proprio questo).

Volendo guardare al futuro con l’ottimismo che contraddistingue la nostra categoria, possiamo affermare che siamo di fronte ad una grande opportunità che però bisogna saper cogliere.

Siamo di fronte alla possibilità di un rilancio vero della cultura assicurativa, della relazione tra agenti, compagnie e mercato (clienti) sulla base di un nuovo patto valoriale e sincero basato sulla fiducia e sulla prossimità (anche virtuale).

Il tentativo di mettere in atto il processo di disintermediazione da tanti auspicato è parzialmente fallito, almeno per i settori ad alto valore, e quindi è arrivato il momento di recuperare il ruolo sociale che da sempre ha caratterizzato la nostra figura professionale: unico vero portatore sul territorio di quei valori mutualistici che sono alla base della storia e della filosofia assicurativa, attraverso la presenza, la relazione e la competenza.

Il futuro ci manda segnali positivi… sta a noi costruirlo insieme, gli agenti ci sono sempre stati e ci saranno… le Compagnie?

Buona Lettura
Renzo Di Lizio, membro di Giunta