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Opinione della settimanaOpinione della settimana di Michele Poccianti: IDD, attesa con “trepidazione”… ma quali i reali risultati?

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Care colleghe e cari colleghi,

è notizia di questi giorni della volontà di EIOPA (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionalihttps://www.eiopa.europa.eu)di promuovere un’indagine (qui per il link della Survey) sull’applicazione della Direttiva sulla distribuzione assicurativa (IDD), entrata in vigore il 23 febbraio 2016, recepita in Italia dal 01 ottobre 2018.

EIOPA, nata nel 2011 e con sede a Francoforte, fa parte del sistema europeo di vigilanza finanziaria, è un organo indipendente che fornisce pareri alla Commissione europea, al Parlamento europeo ed al Consiglio dell’UE.

I suoi scopi sono, oltre quello di contribuire alla stabilità del sistema finanziario, quello di garantire la trasparenza dei mercati e dei prodotti finanziari fino a contribuire alla protezione degli assicurati e degli iscritti e beneficiari dei sistemi pensionistici.

Obiettivo dell’indagine è raccogliere un feedback da parte di tutti gli interessati (stakeholder, per noi italiani “azionisti o portatori di interesse”), circa l’esperienza avuta con l’applicazione della suddetta direttiva, in particolare riguardo al miglioramento della qualità̀ della consulenza e dei metodi di proposizione, quale impatto ha avuto la direttiva sulle piccole e medie imprese e di raccogliere possibili ulteriori suggerimenti di correttivi individuati dopo l’applicazione dell’IDD.
Come Agenti saremo molto interessati a conoscere i risultati di questa indagine che saranno probabilmente pubblicati verso la fine del prossimo anno.

Da sempre Anapa è stata sostenitrice di un mercato regolamentato e controllato, che dia la possibilità al consumatore di poter godere di maggior trasparenza, semplicità, accessibilità ed equità nella giungla delle offerte del mercato assicurativo e dei fondi pensione.

Ma in più di un’occasione ci siamo domandati come l’applicazione della IDD così  come recepita dal sistema italiano (ricordiamo che ogni paese ha poi delle libertà su come declinare le linee guida valide per tutti gli Stati membri)  potesse essere veramente di aiuto al cliente finale, più volte abbiamo avuto la sensazione che fosse solo un modo per garantire le fabbriche prodotto o gli organismi deputati alla vigilanza, complicando in maniera estrema l’attività degli intermediari e scaricando oneri e responsabilità proprio su quest’ultimi.

Probabilmente sarà solo una “sensazione di parte “essendo stati noi quelli più colpiti, ma forse l’indagine dovrebbe essere in primis rivolta proprio ai consumatori per capire da loro, e solo da loro, se negli ultimi 2 anni hanno percepito questo grande e positivo cambiamento!

Noi la risposta l’avremmo già perché tutti i giorni abbiamo a che fare con questi “portatori di interessi” (più banalmente assicurati), che sono quelli senza i quali nessuno degli altri operatori avrebbe motivo di esistere, noi in primis, ma aspettiamo con trepidazione gli esiti di questa survey, sapendo che i vantaggi per chi l’ha voluta o introdotta così come la conosciamo …. sono sicuramente arrivati, ma non per i consumatori!

Buona lettura.
Michele Poccianti, Segretario Generale