ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione
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Opinione della settimanaOpinione della Settimana di Federico Serrao: Dumping di pochi

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Care colleghe e colleghi,

Il 30 giugno è scaduto il Contratto che disciplina il rapporto di lavoro con i dipendenti delle agenzie di assicurazione in appalto, utilizzato da tutti gli associati di Anapa Rete ImpresAgenzie e da tanti altri colleghi.

Non siamo gli unici, secondo i dati pubblicati dal CNEL sono circa 11 milioni i lavoratori del settore privato in attesa di un rinnovo del contratto nazionale, pari a circa l’80% del totale. Si prospetta quindi un autunno caldo per questo tema (rinnovo dei contratti) vista anche la difficoltà di comporre alcune vertenze?

E’ superfluo ricordare che in ossequio al Codice e agli articoli del Contratto che riguardano la proroga, esso continui a produrre i suoi effetti anche dopo la scadenza, e fino a quando non intervenga un nuovo regolamento collettivo.

Per quanto apparentemente dissonante con il pensare comune, il CCNL rappresenta un patrimonio insostituibile per entrambe le parti stipulanti, una garanzia; come definiremmo ad esempio il PROTOCOLLO condiviso di regolazione delle misure per il contrasto alla diffusione del COVID19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto definitivamente il 24 aprile tra la presidenza del Consiglio dei Ministri e le parti sociali, tra cui CONFCOMMERCIO, a cui la nostra associazione aderisce?

“Soltanto” i soggetti firmatari del nostro CCNL e non “altri” hanno la possibilità di costituire Comitati Territoriali avvalendosi di figure che coinvolgendo le ASL possono entrare nelle agenzie e certificare la messa in sicurezza delle stesse.

Pensate al valore che può avere, nel caso di malaugurato contagio di un dipendente, tale certificazione… Non mi sembra poco.

E ancora, in tema di bilateralità, come definire se non un ulteriore patrimonio il “nostro“ Enbass, una struttura direttiva e amministrativa che lavora alacremente per attuare una programmazione costante e attenta alle esigenze di Agenti e dipendenti?

L’ultimo esempio è rappresentato dai 350.000 euro stanziati nel mese di aprile per i rimborsi su presidi anti-Covid, ancora adesso utilizzati dagli agenti di tutta Italia e dove gli iscritti ANAPA beneficiano di un contributo maggiorato,a dimostrazione dell’efficace azione di sostegno agli iscritti. Centinaia di migliaia di euro all’anno in rimborsi per la malattia dei nostri dipendenti, dopo che per anni la categoria ha pagato di tasca propria le assenze per malattia dei propri dipendenti.

Certo, nella trattativa legata al rinnovo, per il quale auspico che chi siederà a quel tavolo abbia ben presente la non più differibile esigenza di “governare” il cambiamento in atto, di cui il COVID è stato un malaugurato quanto involontario acceleratore, sarà opportuno identificare nuovi ruoli, nuove funzioni oggi indispensabili alla realizzazione del business; nuove figure al servizio degli appalti senza le quali non potrà esservi futuro.

Spostando il baricentro in modo definito e definitivo sulle prestazioni di welfare contrattuale dal regime fiscale agevolato, istituendo un board per la produttività che contempli le esigenze degli imprenditori e dei lavoratori, uscendo per sempre da quella logica di ripartizione di qualcosa che non esiste più.

Un’attività, a dire il vero, già iniziata dalle Commissioni dal 2013 attraverso un processo di elaborazione e valutazione del CCNL contribuendo a snellire l’onere economico di alcuni obsoleti articoli contrattuali (ad esempio gli scatti di anzianità riferiti alle nuove assunzioni) e molti altri di cui ci si dimentica troppo facilmente.

Anapa è pronta a sedersi al tavolo, nella consapevolezza che in ogni trattativa esiste una controparte e una soglia minima ed etica per tutti. E nell’altrettanta presa di coscienza che i dipendenti delle agenzie, come abbiamo sempre sostenuto, sono un asset strategico delle nostre imprese, come alcuni di questi hanno ricordato in una lettera indirizzata pochi giorni fa all’amministratore delegato di UnipolSAI, non temiamo chi voglia cogliere l’occasione per attuare “sostanziali modifiche” ai contratti, elemento che non ci appartiene, così come già dimostrato più volte.

Con l’augurio di trovarci di fronte un interlocutore “evoluto”, al passo coi tempi e non un “facilitatore di contratti pirata”, ci prepariamo a quello che si prospetta un caldo autunno.

Buona lettura!

Federico Serrao, Componente di Giunta