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NewsletterNewsletter n. 22 del 15/09/2015 - FONAGE: Piano Definitivo di Salvataggio del Commissario.

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Newsletter ANAPA

22 del 15 settembre 2015

 Ai Presidenti dei Gruppi Aziendali


 


 Agli organi direttivi di ANAPA


 


 Agli associati di ANAPA


 


A tutti gli agenti di assicurazione interessati



FONAGE: Piano Definitivo di Salvataggio del Commissario.

 

Cara collega e Caro collega,


 


come di consueto, riportiamo un aggiornamento sulla vicenda che sta interessando il dissesto finanziario del nostro Fondo Pensione Agenti.


Lo scorso giovedì, 10 settembre, il Commissario straordinario, alla presenza dei componenti del Comitato di Sorveglianza, ha presentato alle parti sociali la proposta definitiva del piano di riequilibrio del Fondo, con l’indicazione che lo stesso debba essere accettato (incondizionatamente) o meno entro il prossimo 18 settembre, pena l’adozione, da parte di COVIP, di ben più gravi e pesanti sacrifici agli aderenti attivi e pensionati con il probabile avvio della procedura concorsuale che porterebbe alla liquidazione dell’ente pensionistico.


V’invitiamo a leggere il piano di riequilibrio (scarica qui) il quale, tra l’altro, individua precisamente le ragioni che hanno portato alla crisi finanziaria del Fondo, spazzando via in un sol colpo le continue strumentalizzazioni volte ad additare la causa principale in una “norma di legge” e confermando pienamente la tesi che sin dall’inizio ANAPA ha sempre sostenuto sulle responsabilità della gestione dell’ente.


Riteniamo opportuno sottolinearvi il seguente testuale passaggio scritto sull’allegata nota del Commissario Straordinario: “La situazione rilevata è anche conseguenza della decisione presa dalle Parti Sociali nel 2003 allorquando, a fronte dello squilibrio finanziario che già cominciava a manifestarsi nelle pieghe dei bilanci tecnici, aumentò i contributi lasciando inalterate le prestazioni. Da quel momento le nuove generazioni di aderenti sono state penalizzate scaricando su di esse il costo della generosa promessa pensionistica riconosciuta ai loro colleghi già iscritti al Fondo.


 


Non solo, sempre nel documento a cura del Commissario straordinario si dimostra che chi è andato in pensione nel 2010 percepisce 2,5 volte rispetto ai contributi versati, chi andrà in pensione nel 2016 percepirà 1,6 volte quanto versato, mentre chi dovrebbe andare in quiescenza nel 2030 percepirà meno di quanto avrebbe diritto di ricevere. Questi diritti, per qualcuno addirittura acquisiti, sarebbero da considerarsi equi? E chi cambiò i diritti in corso d’opera lo fece attraverso il democratico uso del referendum?


A Voi le risposte


Vi consigliamo, inoltre, di leggere anche i due articoli allegati, de “IlSole24Ore” e di “MilanoFinanza” (pubblicati venerdì 11 settembre), che nel riportare la notizia del piano di salvataggio del Fondo citano ANAPA, a dimostrazione del grado di attenzione che due quotidiani di livello nazionale dedicano alla nostra associazione.


A questo punto siamo arrivati alle battute finali, dopo quasi due anni dalla denuncia di ANAPA della crisi del Fondo. Si sarebbe potuto salvare il Fondo molto prima e forse con minori sacrifici, avremmo potuto evitare l’Amministrazione Straordinaria del Fondo dimostrando ai colleghi rappresentati e non senso di responsabilità, ma hanno prevalso logiche di potere e di politica interna, in particolare all’interno di un altro sodalizio, che hanno portato a questo epilogo. Ora non vi sono più scuse o alibi o scelte diverse. O si salva il Fondo o qualcuno dovrà assumersi le conseguenze (nefaste per l’intera categoria) del suo operato.


ANAPA auspica però che alla fine prevalga il buon senso e che, per una volta per tutte, gli interessi collettivi tronfino su quelli di parte.


Cordiali saluti.


ANAPA


Allegati:


- Piano definitivo di salvataggio;


- Articolo Il Sole 24 Ore (11/09/2015);


- Articolo MilanoFinanza (11/09/2015).