Nel nuovo «Decreto Sostegni» anche gli agenti di assicurazione. Una soddisfazione per ANAPA, che lo chiedeva da un anno.
Quello che ANAPA Rete ImpresAgenzia aveva definito, già a suo tempo, un «errore imperdonabile che va sanato quanto prima» è stato rimediato dal nuovo Governo Draghi. Infatti il Governo Conte, un anno fa, aveva inserito la categoria degli «agenti di assicurazione» tra le attività essenziali di pubblica utilità, obbligando gli stessi a operare per continuare a offrire ai propri clienti il servizio di carattere sociale. Poi, però con il successivo Decreto Liquidità dell’8 aprile scorso, l’allora Esecutivo giallorosso si era dimenticato dell’essenzialità degli agenti, dal momento che erano stati esclusi dal Fondo di garanzia. Per l’accesso a tale strumento, intatti, occorreva far parte di categorie con determinati codici ATECO e tra le attività economiche escluse rientravano proprio anche quelle della sezione (classificazione ATECO 2007) «K- Attività finanziarie e assicurative». Una doccia fredda per gli intermediari che, grazie ad ANAPA, avevano fatto sentire forte la loro voce.
Oggi, la «vittoria», infatti nell’ultimo Decreto Sostegni – che il governo dell’ex leader della Bce ha approvato lo scorso venerdì – non è previsto il meccanismo dei codici Ateco. Ergo: anche gli agenti di assicurazione potranno avere accesso ai contributi, riconscendo, seppur indirettamente, la centralità di una categoria che non ha mai smesso di lavorare nemmeno nei momenti più complicati della pandemia, garantendo sempre ai propri clienti – oltre che i servizi assicurativi – anche un fondamentale punto di riferimento sociale.
a cura dela Redazione