Care colleghe e cari colleghi,tra le tante notizie, talvolta contrastanti, che rimbalzano sui social e sui canali di comunicazione convenzionali, in una società aperta come quella contemporanea, il coronavirus ha assunto i connotati di un’emergenza sanitaria mondiale, ma allo stesso tempo anche le caratteristiche di un fenomeno mediatico globale con ripercussioni molto pesanti, ancora in divenire, sulle economie di intere nazioni e sui comportamenti dei singoli.Venendo al nostro settore, proprio qualche giorno fa ANIA ha diramato una comunicazione nella quale indicava che: “Il settore assicurativo, consapevole delle difficoltà che il Paese sta affrontando in questi giorni con l’emergenza del virus COVID-19, ha autonomamente attivato le misure necessarie per andare incontro alle esigenze dei clienti residenti nei Comuni delle zone “rosse”.
"Le Compagnie hanno previsto la sospensione, proroga e dilazione dei premi per copertura vita, copertura danni non auto e copertura auto, nonché il blocco di tutte le azioni di recupero dei crediti delle franchigie. L’ANIA ha attivato con i propri associati uno specifico gruppo di lavoro che, in coordinamento con l’IVASS, continua a seguire con attenzione gli sviluppi della situazione, al fine di garantire i servizi ai cittadini e di tutelare lavoratori e rete agenziale".
Gli interventi a favore dei clienti sembrano essere davvero poca cosa e, soprattutto, nulla di concreto si è detto riguardo gli agenti, che in prima linea come sempre si trovano ad affrontare sulla propria pelle anche questa emergenza.
La nostra attività è strettamente legata a famiglie ed imprese sul territorio e quindi gli effetti economici negativi, in particolare per i settori del turismo, della ristorazione, della produzione e del commercio, si ripercuoteranno inesorabilmente anche sulle nostre agenzie, minandone ancor di più la stabilità economica della nostra attività.
Insomma, sembra proprio che le Compagnie – soprattutto quelle oligopoliste - stiano sottovalutando ancora una volta l’importante ruolo sociale e di stretto legame che gli agenti hanno con il territorio.
Eppure i primi dati sui bilanci dei gruppi assicurativi ci parlano di risultati ottimi anche per l’anno appena concluso. Ma allora perché non utilizzarne una parte di tali introiti per pensare a forme di sostegno straordinario alle proprie reti agenziali e per migliorare il “poco” che è stato fatto verso i clienti?
Chiediamo perciò, tutti insieme, indipendentemente dal colore della propria bandiera di appartenenza, che le Compagnie intervengano con azioni concrete a sostegno di quella rete agenziale che anche quest’anno ha determinato gli ottimi risultati conseguiti, concordando con i propri Gruppi Agenti, come qualcuno ha già fatto, gli interventi speciali per una “situazione di emergenza” che ci auspichiamo rimanga unica e che termini quanto prima.
Buona lettura.
Renzo Di Lizio
Componente di Giunta
ANAPA Rete ImpresAgenzia