ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione
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Opinione della settimanaL’Opinione della Settimana di Pasquale Laera: Cuore e cervello

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Care Colleghe e cari Colleghi,
Ho avuto il piacere di leggere il libro del presidente “Covid 19:il cigno nero. Come cambierà il lavoro dell’Assicuratore”.
E’ il secondo libro che Vincenzo pubblica e se mi consentite una battuta Cirasola è un caso di studio.
Sì perché non è facile comprendere le sfaccettature di un personaggio poliedrico come lui.
Chi, come me, lo conosce da venticinque anni e ne ha seguito tutte le fasi dell’impegno sindacale, può tentare di offrire una disamina obiettiva al netto della stima e dell’affetto personali.

Sono testimone del costante impegno che ha profuso a favore di quella che odio chiamare “la categoria”, ma che come vice-segretario nazionale dello SNA di Ghironi, (poi passato dall’altra parte della barricata), lo vide sostanziare il suo dissenso da una linea politica fatta di demagogie, populismo e vetero-sindacalismo che andava stretto a quanti ritenevano che si dovesse percorrere la via della ricerca seria di punti d’incontro tra interessi diversi e non contrapposti.
La progressione dal “Coraggio di cambiare” con la dissidente Carla Barin, per trent’anni appassionata testimonial delle battaglie sindacali, alla fondazione di ANAPA alla cogestione con lo sfortunato guerriero Massimo Congiu nella nuova ANAPA RETE IMPRESA AGENZIA, dà la dimensione di una vita spesa a difendere quegli interessi.
Dedizione di cui hanno beneficiato costantemente i colleghi delle Generali, fino all’ultima soddisfazione di aver concordato con la Compagnia le uniche provvidenze a fondo perduto per aiutare i propri agenti nell’emergenza Covid-19.
Cirasola resiste alle critiche, alle cattiverie, alle accuse di prossimità con la Compagnia che scambiano strumentalmente l’abilità diplomatica e la capacità di relazione utile all’obiettivo di miglioramento delle condizioni degli agenti di assicurazione italiani.
Anch’io non risparmio a Vincenzo le mie contrarietà e il dissenso quando non sono d’accordo ma, trattando il medesimo livello di onestà intellettuale, ci troviamo sempre a quadrare il cerchio.
A differenza del nostro Presidente, però, io non dedicherei mai tutta la mia vita per i miei Colleghi come fa lui cui rimprovero sempre il mio misero ” … chi te lo fa fare!”.
Ha costruito una storia professionale di successo, ha una solida famiglia, ha relazioni importanti, ma perché si spende tanto per tanti?
L’indimenticato Luciano De Crescenzo divideva gli uomini tra quelli di cuore e quelli di cervello:
Vincenzo Cirasola è cuore e cervello.
Aspettiamo il terzo libro.

Pasquale Laera, Componente di Giunta