«LA POLITICA SINDACALE DEGLI AGENTI? NEGLI ULTIMI ANNI E’ STATA POCO PROFICUA E SEMPRE IN DIFESA». ORA ANAPA VUOLE CAMBIARE PASSO
Per l’associazione degli agenti è arrivato il momento di «correre ai ripari, perché ora sono in gioco la credibilità e l’esistenza stessa di una categoria che ha fondato la certezza dei suoi diritti in anni di rivendicazioni sindacali, e oggi, quel castello giuridico sta vacillando sin dalle fondamenta».
«La politica sindacale degli agenti di assicurazione negli ultimi anni? È inutile nasconderlo, è stata poco proficua e sempre in difesa». A sostenerlo è Anapa Rete ImpresAgenzia, che vuole fare in modo che si cambi passo, pur essendo consapevole che ci si muove in uno scenario caratterizzato «dalla continua fuoriuscita dal mercato di tanti agenti, dalla crisi economica, dal calo di redditività, dalla concorrenza e dal pericolo della disintermediazione».
L’associazione presieduta dal riconfermato Vincenzo Cirasola (nella foto), che qualche giorno fa ha tenuto il suo secondo congresso ordinario a Roma, ha definito quelli che sono i suoi obiettivi nel prossimo triennio, almeno in linea generale.
«Dobbiamo correre ai ripari, perché ora sono in gioco la credibilità e l’esistenza stessa di una categoria che ha fondato la certezza dei suoi diritti in anni di rivendicazioni sindacali, e oggi, quel castello giuridico sta vacillando sin dalle fondamenta», si legge nella relazione politica e morale della giunta esecutiva nazionale che negli ultimi tre anni ha guidato l’associazione.
È su questo che Anapa concentrerà le sue forze nei prossimi tre anni. L’obiettivo principale è «rimettere al centro della distribuzione assicurativa italiana la figura professionale dell’agente», e per questo «ci batteremo in tutte le sedi per riportare al centro dell’attenzione i nostri valori, fondati sulla competenza, sulla professionalità, sulla consulenza… su di Noi, Agenti».
Fabio Sgroi