La Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha avviato l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, che introduce misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali. Un tema di stringente attualità, alla luce dell’aumento degli eventi estremi legati al cambiamento climatico e della necessità di rafforzare la resilienza del sistema Paese.
Nel corso delle sedute dell’8 e 9 aprile 2025, la Commissione ha dato spazio a un ampio ciclo di audizioni, coinvolgendo associazioni dei consumatori, rappresentanti del mondo imprenditoriale e ambientale, ma anche esperti del settore assicurativo, per raccogliere osservazioni e proposte migliorative. Un confronto aperto, che ha evidenziato le criticità e le potenzialità del nuovo impianto normativo, con particolare attenzione all’obbligatorietà delle coperture, al ruolo dello Stato e alla sostenibilità economica del sistema.
Ad intervenire nel corso delle audizioni sono state anche le associazioni di categoria del mondo assicurativo tra cui: Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), Italian insurtech association (IIA), Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni (Aiba) e Sindacato nazionale agenti di assicurazione (Sna). Anche Anapa Rete ImpresAgenzia ha scritto sul tema inviando una lettera alla VIII Commissione della Camera dei Deputati.
Nel corso dell’audizione alla Camera sul disegno di legge C. 2333, il consigliere Ivass Riccardo Cesari ha evidenziato l’importanza del nuovo assetto normativo in materia di assicurazioni contro i rischi catastrofali. “Il successo della riforma – ha dichiarato – dipenderà dalla diffusione delle coperture: solo un ampio grado di mutualità potrà contribuire a contenere i premi assicurativi”.
Cesari ha inoltre sottolineato che l’obbligo non può restare una misura isolata, ma deve essere accompagnato da una vera cultura della prevenzione e da politiche di incentivo all’adozione di misure di mitigazione del rischio da parte delle imprese. “L’Ivass – ha aggiunto – sta lavorando alla creazione di un portale di comparazione dei contratti assicurativi per garantire trasparenza e concorrenza, e continuerà a vigilare sulla coerenza dei limiti di tolleranza al rischio con una sana e prudente gestione da parte delle compagnie assicurative”.
Il nuovo obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali, rappresenta un passaggio fondamentale per rafforzare la resilienza delle imprese italiane. Lo ha sottolineato Giovanni Liverani, presidente di Ania, durante l’audizione davanti all’VIII Commissione della Camera. La proroga dell’obbligo è stata definita “comprensibile, ma non priva di rischi”, soprattutto per le realtà più vulnerabili.
Liverani ha evidenziato l’urgenza della misura in un contesto segnato da eventi climatici estremi sempre più frequenti: nel 2024, le catastrofi naturali hanno causato danni per 320 miliardi di dollari a livello globale, con una copertura assicurativa solo parziale. In Italia, il livello di sottoassicurazione è preoccupante: solo il 5% delle imprese ha una polizza attiva.
Secondo Ania, è cruciale attivarsi subito e non attendere la scadenza della proroga per sottoscrivere le coperture, già disponibili sul mercato. Il provvedimento riconosce il ruolo sociale del settore assicurativo, rafforzato dal meccanismo di riassicurazione pubblica gestito da Sace, e introduce l’obbligo a contrarre per le compagnie. Ania ha già aggiornato le polizze e predisposto una guida pratica per le imprese, mentre è in programma un tavolo tecnico con le associazioni imprenditoriali per il 17 aprile.
Parallelamente, l’associazione sta lavorando alla creazione di un Pool assicurativo privato per favorire la mutualizzazione del rischio e contenere i premi. “Queste misure – ha concluso Liverani – sono un primo passo per colmare il gap di protezione assicurativa e rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano”.
Tra le voci ascoltate in Commissione anche quella dell’Italian Insurtech Association (IIA), convocata per un’audizione informale in merito al Decreto-legge 39/2025 sulle assicurazioni contro i rischi catastrofali. Un’occasione importante – sottolineano dall’associazione – per contribuire attivamente all’attuazione del provvedimento e per dare seguito al percorso avviato negli ultimi anni a supporto della trasformazione digitale del settore. Il Presidente di IIA Simone Ranucci Brandimarte ha ribadito il valore strategico del decreto, non solo per il comparto assicurativo ma anche per l’intero sistema Paese e per la filiera tecnologica integrata. Ranucci Brandimarte ha poi messo in guardia dai rischi connessi a ulteriori rinvii o modifiche, che andrebbero a compromettere investimenti già in corso da parte degli operatori.
Italian Insurtech Association ha inoltre evidenziato l’importanza di un supporto sistemico delle istituzioni sul fronte dell’educazione assicurativa rivolta alle imprese – in particolare Pmi – per far comprendere il valore mutualistico della protezione assicurativa. Un intervento che ha confermato il ruolo dell’associazione come interlocutore credibile e autorevole, grazie al lavoro svolto in termini di innovazione, formazione digitale e analisi dei trend legati anche agli effetti del cambiamento climatico.
Migliorare il Decreto-legge 39/2025, che introduce l’obbligo per le imprese di assicurarsi contro i rischi catastrofali. Con questo intento Anapa Rete ImpresAgenzia, Associazione Nazionale degli Agenti Professionisti di Assicurazione, ha inviato alla VIII Commissione della Camera dei Deputati una lettera contenente una serie di proposte migliorative al decreto che introduce un ingresso graduale dell’obbligo, per le imprese, di dotarsi di polizze assicurative Cat Nat, differenziando fra grandi, medie, piccole e microimprese.
“Pur condividendo la finalità generale del provvedimento – si legge nella lettera firmata dal Presidente Vincenzo Cirasola – ossia colmare il protection gap e rafforzare la resilienza del sistema economico nazionale riteniamo che alcuni aspetti richiedano un approfondimento normativo e attuativo affinché l’impianto possa risultare davvero sostenibile ed efficace per tutte le imprese coinvolte, soprattutto le micro, piccole e medie”.
Tra i punti evidenziati da Anapa è rimarcato la definizione chiara del valore assicurato in base al reale costo di ricostruzione; una maggiore trasparenza sugli immobili in affitto o leasing, chiarendo in modo inequivocabile chi ha l’obbligo di assicurare i beni in leasing, evitando quindi il conflitto con l’art. 1904 del Codice civile che prevede nullità delle polizze che assicurino beni per i quali non vi sia un interesse da parte dell’assicurato. L’associazione inoltre invita a introdurre degli strumenti mutualistici e di riassicurazione pubblica, come ad esempio un fondo mutualistico nazionale di compensazione; la riassicurazione pubblica tramite Sace o incentivi per la prevenzione.
Per l’associazione è di fondamentale importanza valorizzare il ruolo degli agenti di assicurazione che svolgono un ruolo principe nella distribuzione e consulenza e nell’assistenza in caso di sinistro. Infine, viene suggerito di prevedere degli anticipi indennitari in caso di evento catastrofale, e valutare un’estensione futura anche per le abitazioni civili.
“Il nostro contributo nasce dal confronto quotidiano con gli agenti di assicurazione sul territorio e dal nostro impegno per costruire un sistema equo, sostenibile e davvero vicino alle esigenze delle imprese italiane – ha dichiarato Cirasola – Riteniamo che all’impianto del decreto attuale si possano apportare delle modifiche migliorative e rinnoviamo la disponibilità della nostra associazione a collaborare con le Istituzioni per migliorare il sistema di protezione del Paese dai rischi catastrofali”.