ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiIl «Benvenuto» di ANAPA Rete ImpresAgenzia ad AUA

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II Congresso ANAPA - Vincenzo Cirasola - Maria Bianca Farina - Dario Galli Imc

(Articolo ed intervista a cura di Marco Traverso)

Intervista al presidente dell’associazione di categoria degli agenti professionisti di assicurazione, Vincenzo Cirasola: «Il pluralismo è un valore, salutiamo con soddisfazione la nascita del nuovo soggetto degli agenti UnipolSai. E ora auspico che tutti insieme possiamo collaborare per il rinnovo dell’ANA, scaduto da ormai dodici anni»

C’era anche il presidente di ANAPA Rete ImpresAgenziaVincenzo Cirasola, al Lingotto di Torino in occasione della costituzione di AUA (Agenti UnipolSai Associati), il nuovo importante soggetto frutto della fusione del GA SAI, del GAA UnipolSai, dello IUS Associati, della federazione GALFMAGAP e dell’AAU. Cirasola, invitato in rappresentanza di ANAPA, ha espresso il suo augurio alla neonata AUA, ringraziando per l’invito sottolineando il valore della diversità, del pluralismo e della partecipazione. Evidenziando e illustrando anche quali saranno le più importanti sfide per il futuro. Un futuro da affrontare insieme, nell’interesse della categoria degli agenti di assicurazione, seppur nelle specifiche identità e differenze.

Presidente Cirasola, la nascita di AUA, la nuova associazione che unisce gli agenti UnipolSai ha fatto molto discutere, soprattutto per i numeri che rappresenta. Come valuta, come ANAPA, questa novità?

«Innanzitutto vorrei ribadire che il mio grande apprezzamento per l’invito alla manifestazione del Lingotto e per il rispetto che è stato riconosciuto ad ANAPA. Allo stesso tempo voglio complimentarmi con i colleghi per essere riusciti a costituire un nuovo grande gruppo che è la sintesi di idee che partono dalla diversità e che non mortifica le diverse visioni, ma al contrario si pone come obiettivo di valorizzarle. Uno spirito che è in linea con quello di ANAPA. Per noi la diversità e il pluralismo sono valori e non minacce. Per questo credo che la collaborazione, che auspico, con la neonata AUA sarà fondamentale. E ribadiamo tutta la nostra disponibilità a instaurare un dialogo fecondo e costruttivo».

Ci può dire cosa è davvero successo durante il suo intervento al Lingotto? Alcuni hanno sottolineato che tra il folto pubblico presente in sala c’è stato qualche malumore…

«Vero, ma si tratta di un fraintendimento per il quale ho già provveduto a chiarirmi personalmente con i sei presidenti che mi avevano invitato. In realtà l’intervento che avevo preparato – e che è a disposizione di chi avrà piacere di leggerlo – era stato realizzato in previsione di una tavola rotonda, che poi non si è realizzata. Da quanto avevo inteso, avrei comunque potuto parlare per circa 15 minuti, ma poi, una volta sul palco, non avevo percepito che sarebbe stato opportuno limitarmi a un breve saluto istituzionale, ma purtroppo mi sono fatto trascinare dall’entusiasmo e dall’emozione del momento e sono stato lungo nei tempi. E così qualcuno si è spazientito mentre altri, i soliti noti, per intenderci, hanno colto l’occasione per strumentalizzare l’episodio e per ingigantirlo. Si è quindi trattato di un piccolo “errore” commesso in buona fede, del quale mi rammarico, vista anche la grande e qualificata platea che però, come detto, ho subito provveduto a chiarire con chi di dovere».

Torniamo alle priorità. Dopo un anno di battaglie sul tacito rinnovo, Prima.it, Poste, IDD, privacy e per il rinnovo del CCNL dipendenti di agenzia, ANAPA ha inaugurato il 2019 chiedendo a gran voce la riapertura del tavolo con ANIA per il rinnovo dell’ANA, ormai scaduto da 12 anni. A che punto siamo?

«Come lei ha ben evidenziato abbiamo fatto tutto il possibile, sollecitando direttamente e più volte ANIA – anche in occasione del nostro congresso nazionale alla presenza della presidente Maria Bianca Farina – e portando avanti un’incessante azione di lobbyng a tutte le sedi istituzionali, anche presso il ministero dello Sviluppo Economico, il cui vice ministro Dario Galli, è intervenuto al nostro congresso, insieme al segretario generale dell’IVASS. A questo punto siamo fiduciosi che il tavolo verrà riaperto presto. Abbiamo invitato tutti i gruppi agenti a sollecitare i manager delle proprie mandanti che siedono nel consiglio direttivo di ANIA a deliberare la ripresa della negoziazione e, ad onore del vero, questo gruppo neo costituito, già due anni fa a firme congiunte degli allora presidenti, unico nel suo genere, scrisse alla propria mandante fuoriuscita dall’ANIA, di ritenere che il negoziato sulle norme che regolano l’accordo con le imprese fosse materia della rappresentanza di primo livello e non dovesse trovare soluzione negli accordi di secondo livello. Devo dire che ho molto apprezzato questa dimostrazione di fermezza e di coerenza, nel rispetto della differenza dei ruoli tra GAA e sindacato di categoria e sono convinto che le posizioni siano rimaste le medesime».

Ma lei non pensa che possa essere utile presentare un disegno di legge per rivedere il rapporto tra agente e mandante?

«Siamo alquanto scettici sulla possibilità di intervenire per via legislativa, con una proposta di legge che modifica la norma primaria, presentata da alcuni parlamentari dell’opposizione. Se il governo non lo appoggia, rischia di restare lettera morta, infatti analoghi emendamenti alla legge di bilancio non sono stati approvati. In Italia si usa legiferare grazie a decreti legge o legislativi».

In conclusione, entriamo un po’ nello specifico. Su quali basi ANAPA è pronta a trattare il rinnovo con ANIA? Quali i punti fondamentali e prioritari da affrontare?

«La nostra proposta è pronta da 2013, quando grazie ad ANAPA l’allora presidente dell’ANIA, Aldo Minucci, venne a offrirci la ripresa del dialogo, ma che poi, a novembre 2013 venne interrotto a seguito della crisi di Fonage e dell’esposto all’Antitrust, non voluti da ANAPA. Riteniamo che la partita dall’impatto economico più evidente sia quella su liquidazioni e rivalse, molto complesso da risolvere sia in termini di Antitrust sia per il conflitto generazionale che si verrà a creare. Ma occorrerà mettere un punto fermo anche l’aumento della quota delle imprese su Fonage, sulla gestione dei dati, la proprietà, la titolarità o la contitolarità che vanno analizzati nello specifico facendo riferimento all’esperienza della digitalizzazione. Ci sono poi altri punti importanti che vanno rivisti, quali il regime distributivo, il territorio, la questione Rc auto, la semplificazione e le collaborazioni orizzontali. E poi, come ANAPA, abbiamo proposto e inviato ad ANIA una nuova clausola, che abbiamo chiamato “clausola di prevalenza”, ben spiegata nella mia relazione che invito a leggere e che, in sostanza, mira a spostare l’ago della bilancia a favore degli agenti. Obiettivi ambiziosi, certo, che, per essere realizzati, necessitano della collaborazione e dell’impegno di tutti. Ecco perché ribadisco il mio e il nostro benvenuto al nuovo soggetto dei colleghi di UnipolSai».




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Congresso AUA (Agenti UnipolSai Associati) – Torino, 22 marzo – Relazione di Vincenzo Cirasola, presidente di ANAPA Rete ImpresAgenzia