Nel prendere atto di quest'occasione di confronto, l'associazione guidata da Vincenzo Cirasola vuole che Fpa risponda pubblicamente a cinque domande già più volte presentate alla nuova gestione. Al contrario, Fpa sostiene che non ci siano aspetti da chiarire, in quanto ciò che c’era da dire è stato già spiegato nelle riunioni precedenti dell'assemblea. A questo proposito, la scorsa settimana, il Fondo aveva inviato una seconda diffida ad Anapa, dopo quella del gennaio 2017. "Non afferriamo la ragione che impedisce, eventualmente - scrive Cirasola in una nota -, di risponderci riaffermando ciò che sarebbe già stato detto".
Le cinque domande cui Anapa fa riferimento riguardano vari aspetti. L'associazione chiede di vedere il dossier redatto all'epoca dal commissario straordinario di Fpa; ritiene la comunicazione sui numeri del fondo "propagandistica" e "basata su ipotesi che già in passato non sono state rispettate"; rimprovera a Sna di aver rifiutato "tutte le ipotesi di risanamento proposte dal commissario" al fine di mantenere la prestazione definita, cosa che comunque "dovrà in futuro essere verificata anno per anno sulla base delle risultanze del bilancio tecnico e all'aggiornamento dei calcoli attuariali, per evitare il rischio di un altro buco prospettico; e chiede infine che siano comunicate meglio le positive modifiche post risanamento, che consentono anche ai nuovi iscritti di accedere alle prestazioni definite del fondo senza versare gli arretrati e l'over rispetto al tasso tecnico di mantenimento, frutto della gestione appena conclusa".
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