ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Rassegna stampaEditoriale e rassegna stampa settimanale n. 10 del 6/04/2016

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COLLABORAZIONI TRA INTERMEDIARI: PIU’ TATTICO CHE STRATEGICOCari colleghi,raccolgo volentieri l'invito della Presidenza per scrivere questo breve editoriale.Tra le notizie che ogni giorno leggiamo e che riguardano la nostra professione, mi voglio soffermare su quanto sta accadendo nel mercato degli intermediari sul tema delle collaborazioni.Con una normativa ancora non chiara, come spesso purtroppo accade nel nostro paese, dopo una partenza in sordina, stiamo leggendo che le collaborazioni tra intermediari stanno prendendo sempre più piede.Dopo molti anni dall'uscita del regolamento che prevedeva questa opportunità, invece, i risultati sono stati molto meno eclatanti di quanto auspicato da chi ha sbandierato tale evento come una propria vittoria, pensando che fosse il modo per garantire un futuro alla nostra categoria o forse la chimera per qualcuno che non potendo "collocare" servizi di primarie Compagnie sperava di poterne “girare l'ostacolo" con questa modalità. Ma questo è poi successo?Noi di ANAPA Rete ImpresAgenzia abbiamo sempre sostenuto che le collaborazioni tra intermediari sono una extrema ratio e non devono essere la strategia sulla quale fondare l'attività agenziale. Lavorare con le proprie mandanti dà valore alla relazione con il cliente che comunque ci identifica come i “rappresentanti delle stesse”, dall'assunzione di un rischio alla liquidazione dell'eventuale danno accaduto, per non dimenticare la parte economica collegata, dagli incentivi percepiti alla liquidazione dell'indennità di fine mandato che certo non si ottiene “piazzando fuori” gli affari!Agli storici rapporti tra broker ed agenti, si sono affiancati i rapporti tra agenti e broker, agenti con agenti, addirittura tra Gruppi Aziendali di diversi marchi.Il tutto chiaramente è nato dalla necessità che ognuno di noi ha avvertito di dare un servizio al proprio cliente, un servizio a 360 gradi, senza lasciarlo "in balia delle onde" o ancora peggio in mano alla concorrenza. Di fronte a questa necessità, ecco che si può considerare corretto l'utilizzo dello strumento della collaborazione! Diversamente potremmo fare i broker!“Il cliente al centro” è lo slogan che ormai sentiamo ogni giorno ripetere dai nostri Manager di Compagnia e da tutte le società che si rivolgono al consumatore finale, e noi possiamo dire che grazie alla nostra professionalità e coraggio, è diventato realtà e non è rimasto solo una bella dichiarazione di intenti!La nostra Associazione ha cercato di individuare sul fronte della collaborazione tra intermediari delle bozze di accordo che possano mettere al riparo gli operatori dai rischi che quest'attività nasconde, dalla problematica dell'incasso dei premi a quello della tutela dei dati, per non dimenticare la salvaguardia del rapporto con il cliente.Il cliente, vero ed unico patrimonio della nostra attività a prescindere dal tipo di mandato/i o accordo/i con i quali operiamo, tempestato e sollecitato quotidianamente dagli organi di stampa circa le opportunità che il mondo assicurativo può offrire, dalla pubblicità di settore alle novità normative, dal tradizionale strumento televisivo al web per non dimenticare i social, è sempre più confuso.In tutto questo movimento di informazioni potrà la figura dell'agente ritagliarsi uno spazio nel futuro? Noi di ANAPA Rete ImpresAgenzia crediamo di sì, senza demagogia e/o populismi, l'importante sarà mantenere la barra dritta verso una meta che non potrà non essere che la soddisfazione del nostro cliente, unica via dalla quale potrà derivare anche la nostra soddisfazione e soprattutto la nostra sopravvivenza!Buona lettura!MICHELE POCCIANTIpresidente regionale dell’Emilia Romagna
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