ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Rassegna stampaEditoriale e rassegna stampa settimanale n. 9 del 18/03/2016

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CCNL DIPENDENTI: A COSA E A CHI SERVE LA "QUERELLE" DEMAGOGICA??

Cari colleghi,

da troppo tempo ormai assistiamo ad un’interminabile “querelle” demagogica su quale sia il CCNL di riferimento per i dipendenti delle Agenzie di assicurazione e perché.
E’ arrivato il momento di sgomberare qualsiasi dubbio e di chiarire i rischi che si corrono nell’applicare il contratto SNA e per quanto tempo.

Il Ministero del Lavoro afferma che i contributi previdenziali che si devono versare, devono corrispondere alla retribuzione minima del contratto di riferimento.
Qual è il contratto di riferimento? Per la DLT di Genova non c’è dubbio: “E’ il contratto Anapa – Unapass”. Per il Ministero è quello stipulato “dalle organizzazioni sindacali comparativamente o maggiormente rappresentative su base nazionale”.

Da qui la “querelle” avviata sulle basi di autorevoli pareri che poggiano, però, su dati parziali e visioni di parte. Le organizzazioni rappresentative sono da considerarsi quelle dei lavoratori, quelle dei datori di lavoro, o, più semplicemente, entrambe?

Fesica e Fisal, le due organizzazioni sindacali con le quali lo SNA ha siglato il CCNL, al momento della stipula non avevano nessun iscritto, né avevano mai partecipato ad una trattativa nazionale o locale nel settore assicurativo, né hanno contattato formalmente o informalmente i dipendenti delle agenzie per stilare una piattaforma rivendicativa.
Potevano rappresentare qualcuno o qualcosa?

La Triplice con FNA da un lato, e Anapa Rete ImpresAgenzia dall’altro, raggiungono nei rispettivi ambiti, dati ufficiali, il 20% della categoria. Inoltre Anapa raccoglie 14 Gruppi Agenti che rappresentano il 65% della raccolta premi assicurativi in Italia.
Nessun dubbio, allora.

Quindi, se il contratto di riferimento è quello di Anapa – Unapass, significa, come dicono il Ministero del Lavoro e la DLT di Genova, che i minimi contributivi e previdenziali sono quelli previsti da quel contratto anche per chi aderisce al CCNL SNA. Cioè, aderendo al contratto SNA, si evitano le sanzioni se si riconoscono i minimi previsti dal contratto Anapa – Unapass, perché i minimi SNA espongono a rischi anche penali.

E gli arretrati? Il CCNL SNA non li prevede.

Peccato che aderire al contratto SNA non fa venire meno l’obbligo di corrispondere gli arretrati che si prescrivono 5 anni dopo la risoluzione del rapporto di lavoro (per le agenzie, la stragrande maggioranza, con meno di 16 dipendenti).

La notizia, riportata da alcune testate, che si terrà a Genova una riunione con la partecipazione della DLT, tradisce l’esistenza di un problema e di un conflitto esteso.

Infine, una volta assorbiti i requisiti minimali del CCNL di riferimento Anapa - Unapass negli aumenti contrattuali SNA, anche per le agenzie che applicheranno il contratto SNA non sarà più possibile evitare, a livello contrattuale, l’ingresso dei minimi retributivi del CCNL Anapa - Unapass, vanificando così qualsiasi differenza nel trattamento economico minimo.

E allora, a cosa e a chi serve tutta questa “querelle” demagogica?

Paolo Iurasek
Vice-presidente
Anapa Rete ImpresAgenzia



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