ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Rassegna stampaEDITORIALE E RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 2 DEL 22 GENNAIO 2016

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IL FUTURO LO VOGLIAMO DA IMPRENDITORI


Cari colleghi,




al di là del titolo negativo, vorrei condividere con voi l’articolo pubblicato sull’inserto Affari & Finanza della Repubblica di lunedì scorso, che trovate in primo piano. (clicca qui)


Credo che sia importante riflettere sul nostro ruolo e su come dovrà evolvere la nostra figura.  Per alcuni siamo obsoleti, seppure siamo presenti sul mercato da oltre 200 anni, ma certo non possiamo stare fermi. Da una parte il calo della redditività, figlia sicuramente della diminuzione continua delle tariffe RCA, dall’altro l’evoluzione tecnologica che sta rivoluzionando le dinamiche e i processi di mercato, ci chiedono una reazione.

Gli agenti dovranno puntare, a mio avviso, come ho indicato nell’intervista pubblicata sul giornale, su un approccio integrato, che tenga conto dei nuovi sistemi informativi e comunicativi, commerciali e di marketing. Ma soprattutto devono capire che oggi non è più il caso di essere un agente-venditore, dobbiamo essere un agente manager e un agente imprenditore. Un manager interessato al proprio utile netto, che è composto da costi e ricavi, e quindi deve iniziare a capire che per il suo futuro è necessario “imparare” il controllo di gestione e allo stesso tempo deve continuare a fare sviluppo, anche in condizioni di mercato non favorevoli. In questo modo possiamo giocarci la partita contro la disintermediazione, contrapponendole una forte “professionalizzazione”.

Ma il cambiamento deve riguardare non solo i processi tecnologici, ma anche quelli culturali, di approccio alla clientela. Tante innovazioni tecnologiche possono essere utili, ma bisogna investire e di certo, cari colleghi, non possiamo farlo noi agenti, che siamo dei piccoli imprenditori. Lo devono fare, assieme a noi, le compagnie, sapendo che ne avranno un importante ritorno.

Invece oggi le compagnie sono sorde e non vedono. Piuttosto che investire e collaborare con noi agenti per sviluppare business, preferiscono comprare altre reti, allearsi con banche e con compagnie telefoniche. Ma non si rendono conto che in questo modo massacrano un canale, che, fino a prova contraria, negli anni ha permesso a quelle stesse compagnie di crescere e fare utili? Io questo lo contesto e sono certo anche voi.
Per questo motivo auspico di cuore che presto i nuovi vertici dell’ANIA, accettino il mio invito a sedersi tutti assieme attorno a un tavolo per la ripresa del dialogo per l’Accordo Imprese/Agenti.

Dialogo che si è bruscamente interrotto, non di certo a causa nostra.

L’attività di agente di assicurazione si sta continuamente trasformando, sotto l’impulso del mercato e del legislatore, e abbiamo un’impellente necessità di rivedere l’impianto normativo collettivo per adeguarlo ai tempi e alle nuove dinamiche che si stanno affermando nel mercato assicurativo.

Buona lettura!

Il presidente nazionale
Vincenzo Cirasola



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