CORONAVIRUS, ANAPA SCRIVE AD ANIA E GOVERNO: «CHIEDIAMO PROVVEDIMENTI SPECIALI PER COMPENSARE GLI IMPATTI CHE GLI AGENTI SUBIRANNO A CAUSA DEL CALO DI PRODUZIONE»
6 Marzo 2020
Già nei giorni scorsi l’associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione era intervenuta internamente, dopo il primo protrarsi dell’epidemia, invitando i gruppi agenti aderenti a instaurare fin da subito un dialogo con le rispettive compagnie mandanti per attuare delle misure a sostegno dell’imprese agenziali.

Provvedimenti speciali, di carattere fiscale, contributivo, costi del lavoro e altro, per compensare gli impatti che gli agenti subiranno a causa del calo di produzione dovuto all’emergenza coronavirus. A chiederli ad Ania e al Governo è Anapa Rete ImpresAgenzia, che nei giorni scorsi era già intervenuta internamente, dopo il primo protrarsi dell’epidemia, invitando i gruppi agenti aderenti all’associazione a instaurare fin da subito un dialogo con le rispettive compagnie mandanti per attuare delle misure a sostegno dell’imprese agenziali.
Visto il perdurare della situazione e gli effetti che l’epidemia avrà sull’economia, in generale e anche sul territorio, l’associazione ha scritto due lettere distinte sia al presidente dell’Ania, sia al presidente del consiglio dei ministri, al ministro del Mef e del Mise.
In particolare, a Maria Bianca Farina (presidente dell’Ania), Anapa ha chiesto di «non dimenticarsi della categoria degli agenti di assicurazione nel portare avanti le proprie istanze al Governo, visto che la filiera distributiva conta ben 250.000 addetti tra agenti, subagenti, collaboratori e dipendenti di agenzia», mentre al Governo l’associazione ha chiesto di «prevedere dei provvedimenti speciali (di carattere fiscale, contributivo, costi del lavoro, ecc.) che possano compensare gli impatti nefasti e negativi che tale situazione certamente comporterà sulle imprese agenziali».
«Siamo consapevoli che il Governo si è attivato inizialmente per proteggere la collettività e le zone più colpite. Abbiamo però scritto di ricordarsi che tali decisioni avranno un impatto anche sulla nostra attività che, a causa della crisi economica, subirà un grave calo di redditività, dovuta soprattutto alla notevole diminuzione di nuova produzione, sia nei rami danni sia nei rami vita, senza considerare la perdita dei premi delle polizze già in portafoglio, che saremo costretti a stornare», ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa. «Per questo abbiamo chiesto di intervenire con delle misure speciali che possano compensare questi impatti, visto che sono perdite non recuperabili e i costi fissi resteranno a nostro carico. Abbiamo inoltre sottolineato la nostra disponibilità a collaborare costruttivamente per trovare una soluzione ragionevole che coniughi il bene della nostra categoria con la cittadinanza».
Fabio Sgroi
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