Comunicato stampa: le Camere di Commercio comunicano ad ANAPA che da parte di Aiba e Sna ad oggi non v’è stato alcun deposito di accordo.
Le CCIAA informano ANAPA che non hanno mai ricevuto la richiesta da parte di Aiba e Sna di depositare il Protocollo d’Intesa nella raccolta “usi e consuetudini”.
Roma, 3 aprile 2013 – Nessuna iscrizione formale e nessuna richiesta di deposito. E’ questa la risposta che ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) sta ricevendo da Unioncamere e dalle Camere di Commercio di diverse provincie, riguardo al Protocollo d’Intesa siglato tra Aiba-Sna sulla collaborazione tra agenti e broker, al quale ha aderito in un secondo momento anche l’Acb.
Le due associazioni nello scorso mese di novembre avevano comunicato ufficialmente, anche alla stampa, di aver siglato un protocollo che aveva la finalità di disciplinare la collaborazione tra gli intermediari iscritti alle sez. A e B del RUI, protocollo, però che non è mai stato depositato presso l’Unioncamere e le CCIAA territoriali, così come scoperto da ANAPA.
In particolare alla Camera di Commercio di Bari, lo scorso 11 febbraio, si è tenuta una riunione tra la Commissione Provinciale per la revisione della raccolta degli usi ed il Presidente Regionale di ANAPA, Emiliano Sisto, ed anche in quella sede i componenti della Commissione hanno ribadito che al protocollo dell’Ente non risultava pervenuto il suddetto accordo e che, ad ogni modo, come precisato dal Presidente della Commissione, Angelo De Palma, “quand’anche si volesse inserire l’accordo nella raccolta, esso non sarebbe giuridicamente qualificabile come uso, ma rientrerebbe nell’appendice tra i contratti di categoria già rilevati”.
Il che esclude che tale Protocollo possa essere ascritto agli “usi e consuetudini” e divenire così fonte del diritto applicabile erga omnes a tutti gli intermediari, anche a coloro non associati all’uno o all’altro sottoscrittore.
ANAPA, che fin dall’inizio ha mostrato la propria contrarietà nei confronti del suddetto Protocollo, ha tirato un sospiro di sollievo, visto che lo ha sempre considerato dannoso per le prospettive di business degli agenti in relazione al mercato retail e middle market.
Anche l’Associazione delle Imprese di assicurazione (ANIA) ha contestato l’accordo evidenziando come le condizioni di operatività del Protocollo, che impattano sull’Accordo Impresa-Agenti 2003, non siano applicabili alle imprese.
“Fortunatamente, per gli interessi degli agenti, l’accordo non è stato inviato alle Camere di Commercio anche se è stato scritto e dichiarato diversamente – dichiara Vincenzo Cirasola, Presidente Nazionale di ANAPA – Quel che conta è che tale accordo rimanga lettera morta. Siamo rammaricati di questa vicenda che testimonia poca dimestichezza con la prassi giuridica e come la politica sindacale sia più concentrata sulle parole, che sui fatti. Rinnoviamo la nostra disponibilità alle parti sottoscriventi a rivedere insieme l’intero impianto del protocollo e raggiungere un vero accordo paritario e rispettoso delle autonomie di tutte le parti”.