ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiANAPA Rete ImpresAgenzia: Il regolamento IVASS 41/2018 apre le porte al rischio di disintermediazione

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Secondo l’associazione di categoria degli agenti professionisti di assicurazione, per la quale “è oggi indispensabile essere titolari o contitolari dei dati dei clienti”, dall’applicazione del nuovo regolamento collegato al recepimento dell direttiva IDD vi sono timori anche per i consumatori

Potrebbe preannunciarsi un autunno caldo per il mondo delle assicurazioni, almeno secondo quanto sostiene ANAPA Rete ImpresAgenzia, associazione di categoria degli agenti professionisti di assicurazione, che in una nota diffusa questa mattina esprime “rammarico e preoccupazione” sui tre regolamenti – 3940 e 41 – emanati dall’IVASS lo scorso 2 agosto scorso in materia di irrogazione delle sanzioni amministrative, distribuzione assicurativa e riassicurativa, trasparenza, pubblicità e realizzazione dei prodotti, a seguito del recepimento della Direttiva IDD (2016/97) nel Codice delle Assicurazioni Private (CAP).

L’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola, che ha partecipato attivamente alla consultazione dei Regolamenti richiedendo delle modifiche su tutti e tre, in attesa di ricevere i dettagliati riscontri da parte dei consulenti incaricati di vagliarli ha concentrato in particolare le maggiori critiche su quanto contenuto nel Regolamento 41. Secondo ANAPA l’aspetto più preoccupante del Regolamento è rappresentato dal rischio di disintermediazione, “visto che l’art. 42 di tale Regolamento, impone alle Compagnie (addirittura l’obbligo e non la facoltà) di predisporre i sistemi informatici per la gestione telematica dei rapporti assicurativi dei contraenti e degli aderenti, mediante accesso ad aree riservate, permettendo di effettuare “almeno” le seguenti operazioni dispositive con il sistema di home insurance: a) pagamento del premio successivo al primo; b) la richiesta di liquidazione del sinistro; c) la richiesta di modifica dei propri dati personali; d) la richiesta di riscatto; e) la richiesta di sospensione di garanzia”. Per l’associazione è “assai preoccupante l’inserimento dell’avverbio “almeno”, da parte di IVASS, perché sta a significare che le imprese più intraprendenti e più “brave” potrebbero addirittura ampliare le operazioni dispositive”.

Come evidenziano ancora da ANAPA, questo nuovo sistema – la cui entrata in vigore è stata rinviata a maggio 2020 – “permetterà in pratica agli assicurati, oltre che pagare direttamente i premi alle imprese, di modificare non solo la propria anagrafica (elemento che non creerebbe specifiche problematiche) ma anche il proprio profilo creando una serie di incongruenze rispetto all’obbligo in capo all’intermediario di compilare una corretta scheda dei bisogni assicurativi (c.d. “demands and needs” previsto dalla IDD)”. In questo modo il cliente “potrebbe, unilateralmente, senza alcuna preventiva consulenza, modificare le proprie esigenze assicurative e di conseguenza rendere le polizze in corso non più adeguate, all’insaputa del proprio intermediario che è responsabile della giusta compilazione della scheda cliente”.

L’associazione punta inoltre l’attenzione anche sugli aspetti di “liquidazione del sinistro e del riscatto vita” che essendo delle materie complesse dovrebbero essere seguite e gestite con il supporto di un professionista: “Rendere i consumatori autonomi in tali richieste senza la dovuta assistenza e consulenza post-vendita – nel difficile mondo del servizio liquidazione danni e sulle penali previste dalle polizze vita – li rende vulnerabili e non tutelati in modo adeguato”.

Ad ANAPA desta inoltre molta preoccupazione un ulteriore contenuto del Regolamento 41, che con l’apertura della home insurance a una serie di disposizioni, offrirebbe “un bel assist alla disintermediazione, rendendo tale sistema sempre più simile all’home banking, che riducendo i rapporti di prossimità con i consulenti ha messo in crisi il sistema bancario”. L’obbligo in capo all’intermediario di inserire tutti i dati per la compilazione del “profilo cliente” nei sistemi informatici delle compagnie, infatti, “aumenta il rischio della vendita diretta, alla luce anche dello sviluppo digitale delle imprese”.

“Oggi rimanere responsabile dei dati della privacy del cliente è da irresponsabili – evidenzia Cirasola –. Mi auguro che i Gruppi Agenti che non abbiano ancora provveduto, si attivino tempestivamente, prima che sia troppo tardi, per tutelare i propri associati, che oggi stanno offrendo gratuitamente il proprio know how alle mandanti, al fine di concordare con la propria compagnia degli accordi integrativi che prevedano la titolarità o la contitolarità dei dati, stabilendo, altresì, che tutte le polizze emesse con lo stesso brand della mandante, anche dei clienti prospect, siano assegnate obbligatoriamente a un’agenzia scelta dal cliente stesso oppure competente per territorio, possibilmente senza riduzioni di provvigioni”.

“ANAPA è pronta e sempre disponibile a incontrare l’IVASS e le altre Istituzioni – prosegue Cirasola – al fine di collaborare alla giusta applicazione di contenuti normativi che, pur rispecchiando le previsioni europee, sappiano valorizzare la specialità italiana che ha finora contribuito, attraverso gli agenti, allo sviluppo dell’industria assicurativa nel rispetto della tutela del consumatore”.

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