ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noiANAPA: DUBBI SU ALCUNI ISTITUTI DELL’ACCORDO DATI SIGLATO DAL GRUPPO AGENTI ZURICH E LA MANDANTE

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27 Luglio 2020

L’associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola ha reso noto di avere inviato una lettera, in una ottica «collaborativa», ai firmatari del protocollo «per offrire il proprio supporto tecnico-sindacale e fornire un quadro migliorativo a completamento del protocollo stesso».

La sede di Anapa a Roma

Anapa Rete ImpresAgenzia solleva qualche dubbio in merito ad alcuni istituti dell’accordo dati siglato lo scorso 2 luglio dal Gruppo agenti Zurich (Gaz) con la propria mandante.

In una nota diffusa oggi, l’associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola ha reso noto di avere inviato una lettera, in una ottica «collaborativa», ai firmatari del protocollo «per offrire il proprio supporto tecnico-sindacale e fornire un quadro migliorativo a completamento del protocollo stesso».

Anapa ha precisato che questa iniziativa è stata messa in atto «nel rispetto dell’autonomia associativa e della storia del Gaz e, soprattutto, in osservanza al proprio statuto che considera i gruppi agenti coessenziali e complementari alle organizzazioni sindacali di categoria rispettando le reciproche autonomie».

Nel dettaglio, nella lettera a firma di Cirasola, per conto della giunta esecutiva nazionale, indirizzata a Enrico Ulivieri, presidente del Gaz, e per conoscenza a Domenico Quintavalle, cfo di Zurich e a Michele Colio, direttore commerciale della stessa compagnia, l’associazione ha evidenziato come alcuni agenti iscritti al Gaz si siano rivolti ad Anapa per chiedere una consulenza legale in merito a qualche dubbio relativo ad alcuni istituti riportati nel protocollo di intesa.

Secondo quanto ha rilevato Anapa, «da una prima lettura, pur se approfondita, emergono alcuni dubbi sulla definizione di “Dati non essenziali” (riferiti a numero di cellulare e indirizzo email) e, soprattutto sulla disciplina relativa all’utilizzo da parte di Zurich di tali dati, che, a discapito della definizione, costituiscono la chiave d’accesso al rapporto con il cliente, dopo la cessazione di un mandato da parte di un agente. Anche i confini del perimetro di completezza dei dati raccolti dai clienti sembrano essere non definiti specificatamente ed oggettivamente e, invece, affidati ad una potenziale discrezionalità di Zurich stessa».

Più in generale, continua la nota di Anapa, «il protocollo avrebbe potuto considerare anche un’opzione aggiuntiva per il singolo agente, al fine di rendere possibile l’istituto della “contitolarità” del trattamento, offrendo un parziale esonero delle responsabilità agli agenti ed un’adeguata remunerazione per l’attività di raccolta dei dati».

Anapa ha precisato che l’aver sollevato questi dubbi «non ha nessun intento polemico, né alcun atteggiamento rivendicativo di impostazione vetero-sindacale, ma solo la volontà di offrire il proprio appoggio per tutelare al meglio gli agenti di assicurazione, apportando alcune osservazioni ad un articolato complesso».

Fabio Sgroi

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