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Dicono di noiAgenti Zurich, il traguardo di un nuovo inizio

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Lo scorso anno, dopo mesi di aspre tensioni, il Gaz e la compagnia hanno finalmente superato i dissidi sottoscrivendo un importante accordo. Enrico Ulivieri spiega a Insurance Daily come si è giunti a questo traguardo, e quali sono i principali risultati ottenuti

Lo scorso anno ha sicuramente segnato un punto di svolta nelle relazioni tra il Gruppo agenti Zurich (Gaz) e Zurich Italia. Un anno di tensioni molto accese, che però sono state definitivamente superate lo scorso 22 dicembre, quando il gruppo agenti e la mandante hanno firmato un accordo integrativo che regolerà i rapporti economici delle agenzie del gruppo per i prossimi tre anni. Un’intesa destinata a regolamentare la relazione economica tra agenzie e la compagnia, riconoscendo anche importanti benefit agli agenti Zurich. All’indomani della firma, il presidente del Gaz, Enrico Ulivieri, aveva sottolineato come gli agenti avessero finalmente “condiviso con la compagnia la necessità di sostenere anche economicamente le nostre agenzie in questa difficilissima fase storica”. Ulivieri aveva ricordato come la trattativa avesse avuto un percorso semplice, visto che in alcuni momenti si è andati molto vicini alla rottura definitiva. Particolare sostegno, in quei giorni difficili, era giunto soprattutto da Anapa Rete-ImpresAgenzia e da svariati presidenti di gruppi agenti: Vincenzo Cirasola (Gagi), Enzo Sivori (Aau), Alessandro Lazzaro (Uaa), Roberto Arena (Gav), Roberto Salvi (Gaat), Letterio Munafò (Gaa Amissima), Bruno Coccato (Gaa Cattolica), Massimo Binini (Ga Itas), Umberto D’Andrea (Aaa), Vittorio Giovetti (Galf), Nicola Picaro e Paolo Mordacci (Ga UnipolSai), Jean-François Mossino (GaSai), Fabrizio Chiodini (Ius Associati), Francesco Bovio (Magap) e Fabrizio Rossi (Gal). Il Gaz e Zurich Italia hanno presentato l’accordo nel corso di due incontri che si sono svolti il 24 gennaio a Roma e il 25 gennaio a Milano. Ulivieri ha spiegato a Insurance Daily qual è l’aria che si respira all’interno del gruppo agenti da lui guidato, illustrando nel dettaglio alcuni contenuti dell’accordo.

Presidente Ulivieri, il 2016 è stato un anno particolarmente difficile per i rapporti tra il Gaz e la mandante: quale è lo spirito con cui ha preso avvio il 2017?

Sono orgoglioso di aver finalmente soddisfatto le attese dei colleghi. Consapevole delle importanti sfide che vedranno protagonista la nostra categoria e, in particolare, il nostro gruppo agenti, sarò sempre più impegnato a informare e preparare i colleghi ad affrontare un mercato sempre più esigente e competitivo. In questo confermiamo l’importanza, per chi riveste ruoli di rappresentanza, di un’accurata preparazione. Solo così riusciremo a salvaguardare la nostra professionalità dalle sempre più evidenti spinte verso un’eccessiva standardizzazione, invero fin troppo comoda per le compagnie di assicurazioni.

Le diatribe del 2016, tra il gruppo del quale lei è presidente e la dirigenza di Zurich Italia, seguite anche dalla stampa nazionale, hanno risvegliato non solo nei suoi colleghi, ma anche in altri gruppi aziendali, una ventata di profonda solidarietà. Quali sono le sue riflessioni sul difficile periodo affrontato?

Ritengo riduttivo relegare quanto vissuto dal Gruppo agenti Zurich nel recente passato a una semplice diatriba rappresentanza agenziale/compagnia. Per amor di verità, il motivo del contendere era l’effettiva rappresentanza di un gruppo aziendale nel rapporto con la mandante, che fu disconosciuto con una serie di azioni che la stessa compagnia aveva deciso di mettere in campo. Questo tema non poteva passare in sordina, e la conferma è stata data proprio dai colleghi che ci hanno dimostrato, con la loro solidarietà, l’importanza della battaglia che abbiamo portato avanti affinché episodi di questo genere non possano più ripetersi. Con i colleghi agenti abbiamo condiviso anche la gioia della soluzione dedicando loro un ringraziamento particolare, poiché ancora una volta nonostante le varie ed inaspettate avversità, siamo riusciti a dimostrare di essere in grado, tutti insieme, di superare gli accadimenti anche più gravi, per un obiettivo comune: la dignità della nostra categoria, il riconoscimento del nostro impegno a favore dei colleghi e, più in generale, del sistema. Mio malgrado, devo esprimere la nostra delusione per l’incomprensibile atteggiamento messo in atto da chi istituzionalmente avrebbe dovuto essere al nostro fianco, anziché rafforzare, con una decisa campagna mediatica, la nostra non rappresentatività. Un argomento che abbiamo ritenuto di dover rendere pubblico affinché si chiarisse quanto è importante evitare inutili strumentalizzazioni quando la posta in gioco è il bene di tutti, e non il privilegio di pochi.

I due incontri territoriali da lei organizzati, uno lo scorso 24 gennaio a Roma e l’altro il giorno successivo a Milano, hanno visto un’affluenza eccezionale con oltre cinquecento agenti. L’occasione era presentare il nuovo accordo raggiunto con la compagnia, dal tema eloquente “Il traguardo di un nuovo inizio”. Ci spiega quale nastro avete tagliato a questo raggiunto traguardo?

La grande affluenza registrata testimonia quanto bisogno avessero gli agenti Zurich di ricevere un segnale, un gesto inequivocabile. Altresì, per noi è stata la conferma della fiducia dei colleghi che prontamente hanno risposto alla chiamata, attestandoci anche il rispetto e il sostegno per l’impegno che abbiamo profuso nella complessa trattativa con la compagnia. L’accordo integrativo, però, non rappresenta semplicemente la conclusione di un difficile percorso che ha portato la compagnia a condividere la necessità di riconoscere importanti benefit ai propri agenti, ma la chiara testimonianza della politica che adotterà Zurich Italia, definendo chiaramente su quale canale distributivo essa intenda investire. Preso atto di ciò, il nostro gruppo Agenti inizia una nuova fase che ci auguriamo sarà meno turbolenta di quella precedente, e che ci vedrà impegnati ad accompagnare e sostenere i colleghi in questo difficile percorso di cambiamento della nostra attività, puntando con la giusta ambizione, all’eccellenza.

Camillo Candia, ad di Zurich Italia, avrebbe dichiarato di “respirare un’aria diversa”. Parrebbe che la riapertura del dialogo abbia smussato molti spigoli. Qual è il suo schietto pensiero a tal proposito, e quali sono le sue speranze?

Il segnale è di buon auspicio, a dimostrazione di una rinnovata fiducia. Questo ci fa pensare che finalmente parleremo di certezze, non di speranze. La ritrovata vicinanza dell’amministratore delegato non solo conforta noi dirigenti del gruppo agenti, ma rappresenta la conferma che il confronto, seppure forte, fondante le relazioni industriali, mai potrà mancare al fine di affrontare insieme le grandi sfide che ci attendono nei prossimi mesi.

Qualche particolare sull’accordo che avete concluso con la compagnia, è uscito. Potrebbe illustrare direttamente lei i contenuti più salienti di quanto sottoscritto con la compagnia? Quali sono, in sintesi, i passi che più le hanno dato soddisfazione?

L’accordo integrativo appena sottoscritto dal gruppo agenti, di fatto, fungerà da testo unico per quanto concerne la relazione economico-amministrativa tra compagnia e agenti per i prossimi tre anni. Con nostra grande soddisfazione sottolinea la volontà di Zurich di continuare a ritenere la rete agenziale tradizionale il principale partner al quale affidare le proprie attese di crescita nel nostro Paese. In un momento di grande commistione tra i vari canali distributivi, avevamo il timore che una multinazionale con sede in Svizzera, ma col Dna profondamente anglosassone, rivolgesse la proprie attese di crescita a canali distributivi a noi alternativi. Per quanto riguarda i contenuti del nostro accordo, siamo molto soddisfatti della risposta fornita dalla compagnia in merito alla nostra richiesta di offrire a ogni agente Zurich importanti coperture legate al welfare che di fatto rendono distintiva sul mercato la relazione compagnia/agenti. Ritengo molto importanti anche i capitoli prettamente economici, dove in coerenza con le attese della mandante verrà redistribuita parte della profittabilità dei nostri portafogli agenziali. Abbiamo apportato migliorie al nostro accordo sinistri e al riconoscimento dei maggiori costi amministrativi nello svolgimento della nostra attività. Su temi delicati, quali ad esempio le riorganizzazioni agenziali, verrà sempre interpellato dalla compagnia il nostro gruppo agenti, quasi a sottolinearne la grande rappresentatività. Mi permetta, in conclusione di questa intervista, di ringraziare il consiglio direttivo che mi è stato vicino in questa particolarissima trattativa, senza per altro dimenticare i colleghi, Anapa Rete-ImpresAgenzia e i diversi gruppi agenti che con il loro sostegno hanno posto le basi non solamente alla riapertura della trattativa, ma al rifiorire di una relazione rispettosa tra il nostro gruppo agenti e la compagnia.

Carla Barin


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