ANAPA Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione

Dicono di noi21/05/2018 PLAUSO DI ANAPA AL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA IDD

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Anapa Rete ImpresAgenzia (nella foto il presidente Vincenzo Cirasola) plaude all’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del decreto per il recepimento della Idd (Insurance Distribution Directive). Il provvedimento introduce significative novità in materia di distribuzione assicurativa e nella rispettiva disciplina, in modo da allineare la normativa nazionale alle più recenti disposizioni introdotte dalla direttiva Ue 2016/97, che dopo 13 anni ha aggiornato la precedente Imd1 entrata in vigore nel 2006.

“Si tratta di un primo passo positivo che premia il dialogo costruttivo e non l’ostruzionismo”, sottolinea Anapa Rete ImpresAgenzia, “infatti il Governo ha accolto tutte le istanze presentate da noi insieme ad Aiba e Acb, le associazioni che rappresentano i broker, in particolare, per quanto riguarda l’inserimento “dell’obbligo d’imparzialità”, che era stato richiesto da un altro sindacato degli intermediari assicurativi. Prima il Senato e poi il Governo hanno accolto la richiesta di Anapa di sostituire il termine d’”imparzialità” con “equità e onestà", certamente più razionale e consono all’attività di intermediario, che lavora percependo delle provvigioni".

Nel testo definitivo sono state recepite altre modifiche avanzate dalle associazioni degli intermediari, ma fondamentale è stato l’accoglimento, da parte del Governo, della richiesta di Anapa riguardo la cosiddetta hard disclosure, ovvero l’obbligo per gli intermediari di comunicare al cliente non solo la natura del compenso ricevuto in relazione al contratto distribuito, ma anche in modo analitico gli importi relativi alle provvigioni e agli incentivi. Secondo il parere di Anapa, accolto dal Governo, l’hard disclosure non avrebbe prodotto alcun vantaggio ai clienti finali.

“Si tratta di un risultato molto importante”, sottolinea il presidente di Anapa Vincenzo Cirasola, “l’inserimento del conteggio analitico delle nostre provvigioni, infatti, avrebbe trasformato il decreto in “suicida agenti” perché l’origine del provvedimento proveniva paradossalmente dalla richiesta di imparzialità avanzata da un’altra associazione di categoria. Ora guardiamo al futuro: il prossimo passaggio sarà la messa a punto della regolamentazione di secondo livello con Ivass”.

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